Siamo sulle colline di Canelli (AT), nel Monferrato, quando negli anni quaranta, a ridosso della guerra, nonna Maddalena si trova da sola a provvedere alla sua famiglia. Può contare su un vigneto e un appezzamento di terreno dove coltiva ortaggi. In particolare, una piccola piantagione di carciofi che trasforma per uso familiare. Sono così buoni, che comincia a venderli con tanto di richieste crescenti. E' così che la trasformazione dei frutti e degli ortaggi che coltiva lei stessa diventa una vera e propria attività.
"Per mia suocera, l'orto di casa che inizialmente era stato solo un mezzo di sostentamento in tempo di crisi diventa ben presto un'attività con la vendita dei carciofi e frutta trasformati in composte, confetture, sottoli e antipasti. Oggi, con mio marito portiamo avanti l'attività con tre linee di prodotti trasformati tra referenze dolci, salate e piccanti". Così Patrizia Onesti, titolare dell'azienda che conduce con il marito Gian Luca Scaglione.
E' Patrizia Onesti, nel 2018, a dare vita al marchio "Maddalena", sotto il quale vengono commercializzati i prodotti trasformati dell'azienda agricola Scaglione Gian Luca, ispirati alle ricette della nonna. I prodotti vengono realizzati con le materie prime coltivate nei terreni di proprietà e trasformate dal fresco nel piccolo laboratorio artigianale di Canelli, dove ogni operazione è manuale e non si usano conservanti: i sottoli contengono infatti solo olio e sale, mentre le composte di frutta contengono solo gli zuccheri della frutta.
I prodotti a marchio Maddalena constano di tre linee di prodotto, ciascuna evocativa di affetti consolidati negli anni: Dario, racchiude le ricette originali di nonna Maddalena, in particolare i trasformati di ortaggi sott'olio (cipolline, melanzane bianche, peperoni e cardi). Poi ci sono gli antipasti a marchio Pina, dal nome della cuoca della foresteria che, essendo di origini calabresi, propone originali connubi regionali tra Piemonte e Calabria, con stuzzicanti preparati contenenti peperoncino; la linea Teresa, invece, comprende le preparazioni dolci della tradizione piemontese, quindi mostarde d'uva e composte di frutta nei gusti di albicocca, fragola e pesca.
Il prodotto di punta è naturalmente il carciofo sottolio tipico del Monferrato, già Presidio Slow Food. Si tratta del Carciofo astigiano del Sorì, come si chiamano in dialetto i versanti collinari esposti a sud. E' coltivato nell'area delle colline delimitate dal fiume Tanaro e dai torrenti Belbo e Tiglione.
"Si tratta di una varietà autoctona, diventata con gli anni una coltivazione marginale. La raccolta dei capolini è effettuata manualmente: inizia nella fase primaverile inoltrata e prosegue in modo scalare sino a giugno. La riscoperta di questa varietà rustica locale è avvenuta con l'impianto di nuove carciofaie, grazie ad alcuni produttori che hanno puntato a rivalutare la biodiversità del luogo. Il carciofo astigiano del Sorì è un ecotipo che produce capolini ovoidali allungati senza spine, con una leggera depressione sulla parte apicale".
Per mantenere sapore e croccantezza iniziali dell'ortagguo, il processo di trasformazione dei carciofi in sottoli è molto semplice e naturale. Il carciofo viene mondato: solo il cuore viene invasettato dopo una cottura a vapore di circa due minuti in un forno professionale, con aceto di vino bianco e sale. Quindi viene asciugato e invasato direttamente con olio Evo in formato da 220 grammi.
I canali commerciali principali dei prodotti a marchio sono: lo Shop online, gastronomie, ristoranti ed enoteche, dove sono richiesti maggiormente i formati da 500 grammi.
Per maggiori informazioni
Agricola Scaglione Gian Luca
Regione Mariano, 35-E
Canelli (AT)
+39 333 3626706
info@nonnamaddalena.it
www.nonnamaddalena.it