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Esclusi dagli aiuti i braccianti agricoli

Decreto Sostegni: al via le domande per richiedere i contributi a fondo perduto

A poco meno di 48 ore dall'apertura dei termini di presentazione, sono già centinaia le domande telematiche inoltrate delle aziende agroalimentari attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate per richiedere le risorse immediate e a fondo perduto previste dal Decreto Sostegni (Decreto legge n. 41/2021 entrato in vigore il 23 marzo 2021 - gazzettaufficiale.it). I termini per richiedere i contributi si sono aperti il 30 marzo e si chiuderanno il prossimo 28 maggio 2021. 

Sostegni economici a beneficio di tutte quelle attività e di quei lavoratori danneggiati dall'emergenza sanitaria, per un valore complessivo di circa 800 milioni di euro e che riguarderanno oltre 260mila imprese della filiera agroalimentare. Tra le misure troviamo: 

  • Contributi a fondo perduto in favore degli operatori economici colpiti dall'emergenza Covid-19 ed enti non commerciali titolari di reddito agrario e attività agricole connesse (Art. 1 commi da 1 a 5). Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019;
  • Cancellazione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali fino a gennaio 2021 per i datori di lavoro delle imprese agroalimentari;
  • Proroga della cassa integrazione salariale per operai agricoli per un massimo di 120 giorni e fino al 31 dicembre 2021;
  • Esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi che operano nel settore agricolo con reddito annuo inferiore a 50mila euro nel 2019 e una riduzione di fatturato di almeno il 33%.

A far discutere, però, è l'esclusione dal decreto dei lavoratori agricoli (braccianti), per i quali non sono previsti aiuti economici, come invece è stato fatto per altre categorie, quali ad esempio lavoratori stagionali (non agricoli), dello spettacolo, dello sport etc. Purtroppo, anche i lavoratori agricoli, come tutti gli altri, hanno perso diverse giornate di lavoro, insieme ai contributi assistenziali e previdenziali ad esse connesse.