"Le richieste sono elevate e la produzione è inferiore alle attese: ciò ha determinato prezzi anche molto alti per l'asparago biologico, ma noi finora siamo rimasti in linea con le quotazioni previste, senza alzare i prezzi". Lo afferma Renzo Moro di Primo Asparago, brand della Ortoveneto che identifica gli asparagi biologici precoci ottenuti sotto serra a terreno riscaldato (cfr. Freshplaza del 29/01/2021).
Asparagi confezionati
"Il freddo intenso della settimana dal 19 al 22 marzo 2021 ha causato un forte rallentamento nella produzione. Una mattina, attorno alle nostre serre, sono stati registrati 7 °C sottozero. Anche se le nostre strutture sono riscaldate, la temperatura è stata inferiore alle aspettative dei giorni di inizio primavera. Ciò ha causato una diminuzione del 25% sulla produttività prevista".
Nonostante questo, e malgrado gli alti prezzi nei mercati all'ingrosso, la politica aziendale è stata quella di mantenere stabili le quotazioni, senza oscillazioni. "I nostri clienti hanno apprezzato questa politica - aggiunge Moro - e noi abbiamo deciso di mantenere i prezzi, in modo da non effettuare rincari quando salgono e ritocchi al ribasso quando scendono. Chi fa programmazione apprezza questa filosofia".
Renzo Moro
In questi giorni pre-pasquali, le richieste sono elevate e, secondo il responsabile commerciale, la prova del nove si avrà dopo Pasqua, quando ci sarà meno euforia e più prodotto, specialmente quello convenzionale.
Il mercato di Primo Asparago non è solo in Italia, ma anche all'estero. "Abbiamo fatto un ottimo lavoro in Germania, anche se la minore disponibilità di merce non ci ha permesso l'espansione preventivata. Nei prossimi giorni ci concentreremo anche sull'Italia, in quanto le richieste non mancano".
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Lorenzo Moro
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