Il Comitato per gli agrumi dell'associazione cilena degli esportatori di frutta Asoex ha annunciato che per il 2021 le esportazioni di agrumi cileni sono stimate a 387mila tonnellate, con un aumento del 6% rispetto al 2020. L'aumento maggiore è previsto per i mandarini (+11%), seguiti dalle clementine (+7%). Anche le esportazioni di limoni dovrebbero aumentare, del 3% per la precisione, mentre le spedizioni di arance rimarranno le stesse dell'anno scorso.
L'aumento delle esportazioni di agrumi è stato possibile grazie all'espansione delle aree avvenuta nell'ultimo decennio. "Attualmente la superficie totale coltivata ad agrumi è di 22.230 ettari, di cui 8.427 ettari con mandarini, 7.376 ettari con limoni, 6.260 ettari con arance e 167 ettari con pompelmi". A sostenerlo è Juan Enrique Ortúzar, presidente del Comitato degli agrumi.
Le esportazioni di clementine dovrebbero raggiungere le 55.000 ton, i mandarini 145mila ton, le arance 89.000 ton e i limoni 98.000 ton.
Secondo Juan Enrique Ortúzar, le stime favorevoli sono in parte dovute alla maggiore quantità di precipitazioni avute l'anno scorso nel centro del Paese e alle riserve idriche nei serbatoi della regione del Norte Chico. "Grazie alle piogge stiamo affrontando la nuova stagione con una prospettiva più fiduciosa rispetto all'anno scorso. Siamo molto ottimisti".
Mercati di esportazione
Gli Stati Uniti sono il principale mercato di destinazione e rappresentano circa l'85% delle esportazioni totali di agrumi del Cile. Seguono l'Estremo Oriente e l'Europa, con circa il 9 e il 3% rispettivamente. Volumi limitati vanno anche in Canada, America Latina e Medio Oriente.
La Cina ha aperto il suo mercato agli agrumi cileni nel 2020. L'anno scorso le esportazioni verso il gigante asiatico hanno totalizzato 5.650 ton di limoni, 1.031 ton di mandarini, 404 ton di arance e 46 ton di clementine.
Per maggiori informazioni:
Comité de Cítricos Asoex
www.asoex.cl