Diversamente da quello della frutta, il commercio degli ortaggi è spesso caratterizzato da momenti di forte carenza di determinate referenze. E' il caso del cipollotto, al momento, la cui offerta - a causa di una serie di fattori climatici e produttivi - scarseggia, in Europa.
Biagio Annunziata, responsabile commerciale della ditta specializzata di import-export ortofrutticolo La Fenice, fondata nel 1995, testimonia: "Abbiamo notato che, in queste ultime tre settimane, si è verificato un aumento esponenziale della domanda di cipollotti di origine egiziana e italiana, con un incremento del prezzo e con una vivace richiesta da parte dei nostri clienti europei, in particolar modo quelli operanti presso i retailer e i mercati tedeschi all'ingrosso".
Secondo l'esperto, la carenza di merce sarebbe dovuta a vari fattori: "Presso la grande cooperativa PfalzMarkt la raccolta dei porri, che di solito parte l'8/9 marzo, è in ritardo di quasi un mese. Le cause sono da ricercarsi sia nelle basse temperature di marzo, sia forse in un ritardo nei trapianti, dovuto alle incertezze determinate dalla pandemia. Molti lotti che di solito venivano lasciati in coltivazione per l'anno successivo, stavolta sono risultati tutti vuoti e già raccolti".
"Noi, come importatori, siamo soddisfatti - aggiunge Annunziata - perché in questa settimana siamo riusciti a essere in linea con la richiesta dei nostri partner commerciali (che non erano preparati a un'eventuale carenza sul fronte dell'offerta di porri). Abbiamo 4 container in arrivo martedì (leggasi 30 marzo 2021, NdR) presso il porto di Salerno, con partenza da Alessandria D'Egitto, in modo da essere puntuali per le consegne in vista delle festività pasquali".
La merce in arrivo è costituita da pallets di 200 colli con pellets da 120x80, lavorati in cartone da 14 mazzetti con un peso di 120g+ (segno evidente della generale mancanza di prodotto), in buste con abbattimento rapido e certificazione GlobalGAP.
La produzione del cipollotto è iniziata a fine novembre e La Fenice disporrà di merce almeno per un'altra settimana, in quanto si è prolungata oltre al 10 marzo la stagione del cipollotto destinato all'estero, in particolar modo verso la Germania, dove come si è accennato scarseggia l'offerta di prodotto nazionale.
Biagio Annunziata spiega: "In questo modo, abbiamo una posizione strategica e riusciamo a fare da ponte logistico, riducendo questo gap tra l'Egitto e i vari paesi europei, forti anche delle nostre collaborazioni con i coltivatori egiziani".
"Per l'anno che verrà - conclude - stiamo pianificando accordi per un aumento della produzione, con un nostro packaking dedicato, e intensificando le rotte di arrivo nei porti di Salerno, Ravenna e Gioia Tauro".
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