La fornitura di banane da esportazione della Repubblica Dominicana è inferiore al solito, afferma Jose Bernard della Coopabando, una cooperativa di piccoli produttori di banane biologiche. "Anche se i nostri inverni non sono più freddi come prima, in questo periodo la temperatura è attualmente più bassa del solito, nella Repubblica Dominicana. Ciò ha rallentato un po' la nostra produzione e stiamo producendo circa il 70-80% della nostra capacità totale, ossia il 10-15% in meno rispetto agli anni precedenti", dice Bernard.
Mercato europeo forte
La maggior parte delle banane della Repubblica Dominicana raggiunge i mercati europei. "L'80% della nostra produzione va in Francia, mentre il restante 20% verso altri mercati, principalmente nel nord Europa. Per la Repubblica Dominicana nel suo insieme, i mercati più grandi sono Regno Unito, Francia e Germania", spiega Bernard.
Secondo Bernard, il mercato europeo è forte, in questo momento. "In inverno si registra sempre un’elevata domanda di banane. Ora che la produzione è leggermente inferiore, stiamo vendendo tutto quello che abbiamo prodotto. Ma sono un po' preoccupato per la prossima stagione estiva, perché quando i volumi aumenteranno e la domanda diminuirà, il mercato probabilmente non rimarrà favorevole come lo è ora", dice Bernard.
Oltre ai volumi inferiori in uscita dalla Repubblica Dominicana, a causa del freddo, in questo momento anche l'Ecuador sta registrando minori quantitativi. “Recentemente, ha avuto delle condizioni meteo sfavorevoli. Poiché è un produttore molto importante, qualsiasi cambiamento nei volumi di produzione dell'Ecuador ha immediatamente un impatto sul mercato globale, e lo stiamo vedendo anche quest'anno".
Divario tra costo e rendimento
Nonostante il mercato sostenuto, i produttori della Coopabando non vedono alcun cambiamento nei prezzi di vendita. "Il commercio si basa su contratti annuali a prezzi fissi, quindi i cambiamenti sul fronte dell'offerta e della domanda non influiscono sui prezzi che riceviamo", afferma Bernard. A ciò si aggiunge il fatto che la maggior parte della produzione di banane nella Repubblica Dominicana è biologica, e l'andamento dei prezzi dei prodotti bio è sempre diverso da quello del resto del mercato.
Anche se il prezzo ricevuto per le banane rimane stabile, i costi di produzione sono aumentati. "Tutti nel settore ne sono colpiti", afferma Bernard, e spiega: "Il prezzo della carta e dei cartoni è aumentato a causa della pandemia, e i costi di produzione complessivi aumentano ogni giorno, ma noi non possiamo aumentare i nostri prezzi, perché abbiamo contratti a prezzo fisso. Abbiamo iniziato a usare meno plastica per contrastare questo problema: stiamo usando un nastro di plastica o carta kraft per imballare le banane, invece di un sacchetto di plastica. L'utilizzo di questo processo consente agli operatori dell'Ue di risparmiare molti costi su manodopera e materiale di imballaggio, oltre al vantaggio di ridurre l'uso della plastica; tuttavia nel prezzo non sono inclusi né i costi dei materiali né i nostri costi di manodopera".
Inoltre, i retailer europei stanno cercando di ridurre i prezzi, mentre gli organismi di certificazione stanno aumentando i loro requisiti e costi, afferma Bernard. "Le grandi catene di supermercati stanno cercando unilateralmente di diminuire il prezzo delle banane latinoamericane, il che è molto ingiusto, soprattutto tenendo conto dell'aumento dei costi di produzione. Tanto più che il mercato europeo privilegia le banane prodotte in modo sostenibile e con diverse certificazioni. Gli organismi di certificazione aumentano ogni anno il costo e i requisiti della certificazione. Insieme ai supermercati, rappresentano un’ulteriore difficoltà per il settore", conclude Bernard.
Per maggiori informazioni:
Jose Bernard
Coopabando
Tel: +1 809-572-6219
Email: jose@coopabando.com