Il freddo degli ultimi giorni ha sicuramente rallentato la maturazione dei fragoleti: secondo le testimonianze di alcuni produttori al Sud Italia, si parla addirittura di un 40% di prodotto in meno, in pochi giorni. Le temperature sono scese al di sotto della media stagionale, sfiorando anche gli zero gradi in molti areali della Basilicata e Campania, i due maggiori produttori italiani di fragole. Una situazione climatica che ha creato serie difficoltà per gli agricoltori, che avevano programmato l'invio sui mercati di quantitativi superiori. Pertanto, gli impegni presi, specie con la GDO, non verranno rispettati, poiché i volumi disponibili sono limitati.
"In 10 giorni, abbiamo dovuto fermarci con la raccolta per tre volte. Una cosa mai successa prima. Se facciamo riferimento al 22-24 marzo 2020, la raccolta era costante con buoni quantitativi quotidiani; ora, invece, abbiamo un quinto dei volumi rispetto alle stesse giornate dello scorso anno", cosi spiega dal Metapontino Francesco Nicodemo, aggiungendo: "In questo periodo di freddo, cerchiamo di scegliere i giorni in cui dobbiamo fermarci, preferendo quelli in cui le forniture sono inferiori".
"Contro il freddo, non abbiamo soluzioni. Per quanto le serre possano trattenere il calore, il notevole sbalzo termico, giunto dopo un periodo mite e soleggiato, ha provocato un rallentamento dello sviluppo e colorazione dei frutti. Solitamente, la pianta fresca raggiunge il suo picco produttivo dal 5 al 15 aprile, ma credo che quest'anno verrà posticipato".
In questi giorni, la domanda di fragole supera l'offerta. Negli anni, quando si verificavano perturbazioni gelide tardive, la mancanza di prodotto veniva compensata dalle produzioni di altri areali italiani o spagnoli; stavolta, però, il freddo ha interessato anche le altre regioni, mentre la presenza di fragole provenienti dalla Spagna, come già sappiamo, è limitata ormai da diverse settimane.