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Nessuna criticita' da segnalare in Molise

Post-gelo: salvi i mandorleti nel nord della Puglia, maggiori danni in provincia di Taranto

La perturbazione gelida che ha interessato il nostro Paese durante lo scorso fine settimana non ha causato significativi danni alle drupacee pugliesi, in particolar modo ai mandorleti ubicati nel Nord della regione, mentre per quelli localizzati nell'arco ionico le cose sono andate un po' peggio. In generale, si sono verificate bruciature e cadute dei fiori.

"Temevamo potesse ripetersi il disastro dello scorso anno, quando in alcune province della regione il gelo bruciò quasi il 100% dei fiori/frutticini presenti sulle piante. Stavolta, fortunatamente, sembra non sia stato così, anche perché le temperature non sono scese al di sotto dello 0°C". A parlare è un giovane agricoltore della provincia di Foggia, Giuseppe De Nittis.

"I danni possono essere considerati nulli: soltanto per la varietà Tuono ho notato la presenza di alcuni fiori bruciati che, in ogni caso, non superano il 5% dei fiori totali presenti sulla ogni pianta. Rispetto al 2020, registriamo un anticipo di circa 20 giorni, a causa del clima mite di poche settimane fa, il quale, grazie al tanto sole e alle temperature superiori ai 20°C, ha permesso alla pianta di accelerare il risveglio e iniziare il suo nuovo ciclo vegetativo". (Nella foto a destra: alcuni fiori bruciati dal gelo - varietà Tuono).

Invece, dal tarantino, precisamente da Castellaneta, ad aggiornarci è Domenico Casamassima: "A crearci problemi, più che le basse temperature, è stato il forte vento, con raffiche fino a 70 km/h in tutto l'arco ionico. Purtroppo, circa un 20% dei fiori è andato perduto".

Buone notizie dal Molise, dal quale un produttore ci riferisce: "Il freddo non è stato poi così intenso da creare danni agli impianti attualmente ancora in fioritura, neanche per quelle aziende ubicate più in alta quota. Speriamo sia questo il colpo di coda dell'inverno e che la primavera possa fare il suo ingresso al più presto".