"La quantità di luce rossa estrema di cui hanno bisogno le piante cambia durante la stagione, e anche in un solo giorno", dice Koen di MechaTronix. L'illuminazione con uno spettro parziale regolabile consente questo tipo di controllo: lo spettro standard rimane lo stesso, mentre può essere regolata l'intensità della luce rossa e di quella rossa estrema. "Prevediamo che alla fine tutta l'illuminazione sarà dinamica".
Illuminazione dinamica
L'illuminazione dinamica è già ben consolidata nell'orticoltura in serra e nella coltivazione indoor. Si tratta di apparecchi in cui è possibile regolare l'intensità della luce. La novità è l'illuminazione con spettri dinamici, in cui è possibile regolare la regolazione della luce. I centri di ricerca ci lavorano da tempo: possono testare diverse regolazioni di luce senza dover acquistare ogni volta nuove lampade. MechaTronix offre anche lampade con queste qualità (immagine a destra).
"Un’impostazione dinamica dell’impianto è utile per la ricerca, ma per il momento è troppo costosa per la coltivazione ordinaria e persino per l'agricoltura verticale", dice Koen Vangorp. "Il coltivatore avrebbe troppo di tutto: troppo rosso, troppo blu, troppo verde. Questo è economicamente irrealizzabile, sia in termini di investimenti che di consumo energetico". Inoltre, secondo lui, al momento non è necessario. "Una formula base fissa è sufficiente".
Spettro parziale controllabile
Per i coltivatori è più importante uno spettro parziale controllabile che consenta di regolare l'intensità di una parte dello spettro: ad esempio, più verde o rosso estremo o solo blu extra. "Con uno spettro controllabile, hai dinamicamente solo quello che vuoi avere dinamicamente", spiega Koen. "Quindi puoi dare all'impianto ciò di cui ha bisogno".
E quello di cui una pianta ha bisogno in molte coltivazioni è la luce rossa. "La resa migliore si ottiene quando si gioca con il fitocromo PSS-Phytochrome Photostationary State: il bilanciamento del fitocromo o la quantità di luce rossa estrema rispetto alla luce rossa. Significa che nel tuo spettro principale non aggiungi sempre luce rossa estrema, ma la introduci solo quando è necessario".
Questa conoscenza ci arriva dalla natura. "Proprio come simuliamo, con la luce rossa estrema, l'effetto di allontanamento dell'ombra dalla vegetazione per far sviluppare maggiormente le piante, con la luce variabile possiamo dare segnali alla pianta in diversi modi. Un esempio è il trattamento di fine giornata in cui viene data luce rossa extra e il rosso deve diminuire un po'. Di conseguenza, la pianta riceve un segnale che è all'ombra di un'altra pianta, e si verifica un'estensione naturale che garantisce internodi più lunghi e un raccolto aperto".
Quando?
Quando è necessario quel rosso in più, dipende dal raccolto e persino dalla varietà. "Si può persino vedere che nell’ambito di diverse varietà di basilico, alcune ne hanno bisogno e altre no. E non durante tutta la stagione", continua Koen.
L'azienda partecipa a vari studi belgi e olandesi con la loro soluzione dinamica a LED Coolstack MAX per migliorare le sue conoscenze. "Con piante diverse, comprese le fragole in una coltivazione multistrato, la luce rossa è utile in una parte del ciclo di coltivazione per allungare la pianta".
Nella coltivazione della succulenta Salicornia riguarda il radicamento e, talvolta, la germinazione nelle erbe aromatiche. "Negli ortaggi da frutto, il trasporto degli zuccheri al frutto è stimolato con la luce rossa estrema. Quindi, sappiamo sempre di più su quanto la luce rossa estrema sia ottimale per la pianta e con lo spettro parziale dinamico ci assicuriamo che sia disponibile anche ai coltivatori".
Per maggiori informazioni: 
Patrick Casteleyn
pcasteleyn@mechatronix-asia.com
MechaTronix
www.horti-growlight.com