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Carciofi: un'azienda della provincia di Napoli racconta le sfide nel settore

Partenza in ritardo ma non mancano soddisfazioni commerciali

"La raccolta dei carciofi ad Acerra (provincia di Napoli) è cominciata il 15 febbraio, con un ritardo di circa un mese per via dell'eccessivo freddo, di svariate gelate e abbondanti piogge. Di conseguenza - spiega Michele Trezza dell'omonima azienda di Acerra - abbiamo riportato circa il 30% di carciofi in meno rispetto allo scorso anno, ma stiamo riscuotendo molte soddisfazioni commerciali, vista l'elevata richiesta e per le quotazioni più alte rispetto alla media del periodo".

"Quest'anno - prosegue l'imprenditore - la cospicua richiesta di capolini si scontra con una minore disponibilità di prodotto, viste le innumerevoli gelate verificatesi nelle zone dove si concentra maggiormente la loro produzione; infatti a mancare non è solo il prodotto di Acerra, ma anche quello pugliese e siciliano".

L'azienda agricola Michele Trezza è giunta alla terza generazione e si avvia alla quarta, che vedrà Giuseppe, figlio di Michele, prendere le redini aziendali in futuro. Questa realtà è specializzata da sempre in orticoltura; attualmente conta una superficie aziendale di circa 20 ettari a pieno campo, dislocati nei comuni di Caivano e Acerra, e dedicati alla coltivazione di cavolfiori bianchi, carciofi e patate.

L'azienda agricola Michele Trezza ha instaurato rapporti consolidati con magazzini di lavorazione e mercati ortofrutticoli generali della Campania, con cui lavora tutto l'anno. La sfida che sta portando avanti al momento è la ricerca di nuovi partner commerciali; tant'è vero che, già dall'avvio della prossima campagna cavolfiore, che avverrà tra fine settembre e inizio ottobre, comincerà a interfacciarsi con i mercati del nord Italia.

"Contiamo di terminare la raccolta - aggiunge Trezza - verso la metà di giugno. Ma da maggio cominceremo a conferire ai mercati i carciofini, che per il 90% vengono destinati alla realizzazione delle conserve. Puntualmente, ogni anno, riceviamo sempre una richiesta interessante per questa referenza, l'importante è garantire un calibro adeguato e un prodotto selezionato".

Michele Trezza commenta il suo "odi et amo" verso il carciofo, dicendo: "Sono appassionato di carciofi, infatti li produco dal 1991. Ogni anno ho effettuato innumerevoli ricerche varietali per trovare la varietà di romanesco che facesse il mio caso. Forse adesso, dopo anni di prove, ci sono riuscito! Credo che la cinaricoltura sia un settore in cui credere e investire, nonostante tutti i rischi del caso, e questo luglio impianterò 1 ettaro in più, per un totale di 3 ettari. Si sa che l'agricoltura è un settore in cui si fanno investimenti ad alto rischio, e il carciofo rappresenta una coltura rischiosa, perché spesso si viene derubati, perché ha un ciclo annuale e una raccolta concentrata in un breve arco temporale, per cui se il mercato si ferma, sei fregato".

"In un momento di crisi mondiale e di pandemia - conclude Trezza - ci piacerebbe essere maggiormente considerati e aiutati, dato che siamo il motore del settore primario e non l'ultima ruota del carro".

Per maggiori informazioni:
Azienda Agricola Michele Trezza
Via Alcide De Gasperi 217
80011 Acerra (NA) – Italy
+39 333 3351938
micheletrezza20@gmail.com