A un mese dalla Brexit le previsioni si sono avverate. Infatti, a gennaio l'import di frutta e verdura fresca dall'Unione europea è notevolmente diminuito rispetto a quello registrato nello stesso periodo degli anni passati. In totale, le importazioni dai Paesi Ue si sono ridotte del 20%. Se a gennaio di quest'anno l'import da nazioni extracomunitarie è aumentato del 10% rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, la quota delle importazioni dai Paesi dell'Ue è diminuita dal 55% degli anni precedenti al 47% registrato a gennaio 2021.
Questo grande spostamento in termini di importazioni dagli stati Ue è in linea con l'import totale di beni del Regno Unito. Poiché le influenze stagionali sul livello totale sono meno incisive rispetto a quanto lo siano per la frutta e la verdura fresca, gli inglesi mettono a paragone gennaio 2021 con dicembre 2020. Da tale confronto si evince che le importazioni di tutti i beni dai Paesi Ue sono diminuite di quasi il 30% in termini di valore. Anche le importazioni di beni da nazioni extra-Ue sono diminuite, di oltre il 10%. In totale a gennaio le importazioni di beni nel Regno Unito sono state più basse di oltre il 20% rispetto al mese precedente. Anche le esportazioni totali sono diminuite del 20%. Le esportazioni verso i Paesi Ue sono diminuite addirittura del 40%.
Più prodotti di lunga durata importati entro la fine del 2020
Poco prima che la Brexit entrasse in vigore si sono registrate maggiori importazioni di ortofrutta a lunga conservabilità. A novembre e dicembre 2020 l'import di mandarini, mele, pere e patate dolci, tra gli altri, è stato nettamente superiore a quello degli anni precedenti.
Il 25% in meno da/verso i Paesi Bassi
La Spagna è di gran lunga il più importante fornitore di frutta e verdura fresca per il Regno Unito. A gennaio il volume delle importazioni da questo Paese non è diminuito eccessivamente, con un calo del 10%. L'import dai Paesi Bassi è diminuito di almeno il 25%. Del resto, gennaio non è un mese particolarmente importante per le importazioni olandesi. L'anno scorso la quota di gennaio ha rappresentato il 5% del totale annuale. Per le importazioni dalla Spagna, gennaio ha rappresentato oltre il 10% del totale dello scorso anno. Le importazioni da altri fornitori Ue come Francia, Belgio e Polonia hanno mostrato cifre negative nello stesso ordine di grandezza dei Paesi Bassi. L'Italia ha fatto proporzionalmente bene con una riduzione dell'1%. A gennaio sono diminuite le importazioni di tutti i principali prodotti dell'Ue, tranne quelle della lattuga.
Più volumi da Marocco, Brasile, Egitto e Perù
Le banane dominano il quadro delle importazioni da Paesi extra-Ue. Un terzo di tutta la frutta e verdura importata era costituito da banane. Fatta eccezione per l'uva, a gennaio le importazioni di tutti gli altri prodotti importanti provenienti da Paesi extra-Ue sono state più basse rispetto al passato. Tra queste quelle di mandarini (Marocco), pomodori (Marocco) e meloni (Brasile).
Clicca qui per il report completo (in olandese)
Per maggiori informazioni:
Jan Kees Boon
Fruit and Vegetable Facts
+31 654 687 684
[email protected]
www.fruitandvegetablefacts.com