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Op ItalianLeaf: "L'aeroporto di Pontecagnano (SA) trampolino di lancio per gli ortofrutticoli locali"

Si puo' parlare di ripartenza per le baby leaf?

"Nel 2020 siamo riusciti a contenere le perdite, fortunatamente, grazie a un incremento moderato di richiesta da parte dell'estero, che ha compensato il calo sul territorio nazionale. Questa rappresenta la conferma, per noi produttori di baby leaf da destinare alla IV gamma, del fatto che all'estero si è venduto meglio". E' quanto afferma Ida Adinolfi, direttore generale e socia fondatrice dell'Op ItalianLeaf.

La famiglia Adinolfi

"Dallo scorso anno, stiamo ricevendo troppe pressioni sui prezzi - prosegue Carlo Fantoni, direttore commerciale dell'Op - tanto che le marginalità stanno cominciando ad assottigliarsi. Vogliamo lanciare un messaggio: il mercato non deve lasciare soli i produttori agricoli; chiediamo maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Sembra che per correre sempre al prezzo più basso, la sicurezza alimentare passi quasi in secondo piano. Dal nostro canto, invece, reputiamo fondamentale, soprattutto nel contesto della pandemia che stiamo vivendo, che i mercati ridiano centralità alla sicurezza alimentare, sintomo di qualità, la quale non può essere garantita a fronte di bassi costi di produzione".

L'Op ItalianLeaf nasce nel 2017 dall'aggregazione del gruppo Adinolfi e altri produttori della Piana del Sele e del nord Italia, con l'obiettivo di lavorare in modo organizzato con il mercato estero. Lo stesso nome dell'organizzazione di produttori è sintomo della sua connotazione internazionale. L'Op conta circa 25 soci produttori, con una superficie agricola utile di 300 ettari, impegnati con produzioni di baby leaf e radicchio tutto l'anno da destinare alle industrie di IV gamma.

La rucola costituisce circa il 60% del fatturato aziendale, mentre la restante parte è occupata da tutta la gamma di baby leaf. "Il nostro intento è rimanere produttori all'avanguardia di rucola, che rappresenta la nostra referenza principale, puntando costantemente sulla ricerca varietale".

Partendo dal presupposto che la conquista di nuove frontiere commerciali va di pari passo con l'ammodernamento e lo sviluppo logistico, Fantoni continua dicendo: "Abbiamo in mente di ampliare la gamma di prodotti aziendali con un progetto di co-marketing a livello internazionale; stiamo infatti valutando delle collaborazioni che permettano di combinare vari prodotti ortofrutticoli. In più, tra le ambiziose sfide in cantiere, ci piacerebbe provare a valicare il confine dei rapporti commerciali con l'Europa, per creare nuovi ponti supportati da una logistica innovativa, che permetta di instaurare partnership locali. L'apertura dello scalo aeroportuale di Pontecagnano (SA) potrebbe fungere da vero e proprio trampolino di lancio per i prodotti ortofrutticoli della Piana del Sele".

Tra le tendenze future dell'azienda c'è quella orientata verso una produzione biologica, direzione verso cui si stanno dirigendo gli investimenti aziendali, in linea con la visione di un'agricoltura sostenibile, etica, di precisione e sicura, ma soprattutto anche per rispondere alle esigenze di mercato sia nazionale che estero.

"Il 2020 è stato un anno difficile, per la nostra organizzazione di produttori - conclude Fantoni - ma è doveroso un ringraziamento alla nostra presidente Rosa Palo, figura di forte equilibrio e coesione per la nostra realtà; un grazie speciale va anche a tutti i nostri soci produttori e al team agro/qualità che, con il loro lavoro instancabile ed encomiabile, ci hanno permesso di superare quest'anno nel miglior modo possibile. L'auspicio per l'attuale campagna è la ripresa dei mercati, con maggiore sicurezza alimentare per i consumatori e dosi di vaccino per tutti".

Contatti:
O.P. ITALIANLEAF Soc.Agr. Cons. A.R.L.
Via Largo Lucrino,26
84098 - Potecagnano (Sa) -Italy
Tell: (+39) 089 203573
Email: info@opitalianleaf.it