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Giulia Castoldi, responsabile marketing del Gruppo BCS

"Si sceglie di dimostrare soprattutto a noi stesse quanto valiamo"

Sposata e innamorata dei suoi due cagnolini, Giulia Castoldi (nella foto a lato), 35 anni, è la responsabile marketing del Gruppo BCS. Ma non solo: è consigliere del Gruppo meccatronici e rappresentante della filiera automotive di Assolombarda, consigliere del Consiglio generale di Federunacoma e componente del Consiglio generale di Assolombarda.

Dopo la laurea all'Università Cattolica in Scienze e tecniche psicologiche e il master presso SDA Bocconi in Imprenditorialità e strategia aziendale, Giulia Castoldi ha lavorato nel marketing presso l'Emmi Holding Italia e, dopo un anno di esperienza "fuori", è tornata nell'impresa di famiglia, prima occupandosi solo del marketing del brand MOSA e, recentemente, alla direzione del marketing dell'intero gruppo.

Il Gruppo BCS è una compagnia multinazionale leader nel settore della meccanizzazione fondata nel 1943 dalla famiglia Castoldi, di cui fa parte Giulia. La sede principale della società è situata ad Abbiategrasso (Milano). Gli stabilimenti del Gruppo BCS (situati ad Abbiategrasso, Luzzara e Cusago), comprendono al loro interno tutti i principali processi produttivi: l'azienda progetta e costruisce macchine agricole e per la manutenzione del verde e per la produzione di energia elettrica autonoma e saldatura.

FreshPlaza (FP): Quali sono state le criticità iniziali affrontate in un settore tipicamente maschile come quello della meccanizzazione agricola?
Giulia Castoldi (GC): Credo di avere incontrato le difficoltà che incontrerebbe chiunque in una qualunque azienda, a prescindere dal contesto. Le difficoltà sono quelle che, in generale, riguardano la formazione e l'acquisizione delle competenze necessarie per farsi strada. Il fatto di lavorare in un ambiente in cui la percentuale degli uomini è molto alta, se sai fare il tuo lavoro con passione e competenza, non è un problema, come non lo è stato per me.

Il mio percorso in azienda è stato graduale, sono arrivata al ruolo di marketing manager attraverso un percorso trasversale a più reparti, che mi ha permesso di conoscere la realtà del Gruppo BCS sul campo. Da qui la convinzione che dove ci sono comprovate esperienze, conoscenze e capacità, si acquisisce un'autorevolezza che prescinde dal sesso e viene riconosciuta dalla maggior parte dei colleghi. Questo infatti accade anche nelle associazioni di cui faccio parte che rientrano in settori solitamente considerati come maschili e dove iniziano ad affacciarsi sempre più donne.

D'altra parte anche sul piano generale l'agricoltura italiana, nonostante il rallentamento dovuto alla pandemia, mostra dei cambiamenti. Infatti le quote rosa nel primario sfiorano il 29%, secondo un'analisi di Coldiretti. Nel settore agricolo italiano sono sempre più le donne che sia dal lato imprenditoriale sia da quello prettamente manovale si impiegano nell'ambiente.

FP: Un curriculum di tutto rispetto per una giovane donna di soli 35 anni: l'entrare nell'azienda di famiglia era già qualcosa che desiderava in fase di studi? E se sì, quali sono stati e sono tuttora i valori che l'hanno spinta in questa scelta?
GC: Nella mia famiglia è sempre stato riconosciuto come valore assoluto la passione. I trattori fanno parte del mio dna e del mio lavoro, ma io sono realmente un'appassionata di meccanica e devo dire che soprattutto il contributo che i nostri trattori specializzati danno alla coltivazione di frutteti e vigneti, è davvero motivo di grande soddisfazione. Quando assisto alle loro performance e mi rendo conto del loro valore aggiunto per un coltivatore e per la produzione, garantendo la varietà e la qualità dei prodotti che arricchiscono le nostre tavole, mi chiedo, come non amare questo trattore?

Da questa passione i miei studi, la laurea in Psicologia del lavoro e il master in Imprenditorialità e strategia aziendale presso la SDA Bocconi che mi hanno permesso, dopo la gavetta iniziale nel Gruppo BCS e un'esperienza in un'azienda diversa da quella di famiglia, di iniziare a ricoprire ruoli all'interno del management, prima come responsabile marketing di MOSA e ora dell'intero Gruppo. Il nostro motto è "sempre un passo avanti". Questa filosofia mi ha aiutato sia ad appassionarmi sempre più all'azienda sia a migliorarmi ogni giorno.

FP: Cosa si sente di consigliare alle donne (ma anche agli uomini) che vogliono entrare in settori come quello della meccanizzazione o dell'agricoltura?
GC:
Io direi che il consiglio da dare è universale, e non si applica solo al nostro settore: semplicemente dare il massimo e impegnarsi senza preoccuparsi troppo del contesto, perché serietà e competenze verranno sempre riconosciute. Per quanto riguarda noi donne, abbiamo maggiore consapevolezza e serenità rispetto alle generazioni passate, non dobbiamo più dimostrare il nostro valore a qualcuno. Si "sceglie" di dimostrare soprattutto a noi stesse quanto valiamo.

FP: Ci racconta un aneddoto particolare, legato alla sua carriera o del suo privato, che si ricolleghi alla prima o alla seconda domanda?
GC:
Ne ho uno che incorpora entrambe. In azienda abbiamo sempre visto la passione come imprescindibile, soprattutto nel lavoro che ci accompagna per quasi una vita. Ormai anni fa, mio nonno consegnò a tutti i dipendenti un ritaglio di giornale che diceva: "Metti l'anima nel lavoro e avrai successo. La passione è fondamentale". E' un ritaglio che porto nel cuore e di cui faccio tesoro ogni giorno.