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L'Associazione di Pieve di Rivoschio chiede aiuto alla Regione per fronteggiare l'emergenza

Castagne e marroni: ora i nemici sono le cidie

Un piccolo consorzio, l'Associazione Marrone dolce di Pieve di Rivoschio (Sarsina) in provincia di Forlì-Cesena, chiede aiuto alla Regione e a tutti gli enti di ricerca per contrastare il problema delle cidie. "Lo scorso anno abbiamo perso un 30-40 per cento della produzione - spiega la presidente Ombretta Farneti (foto sotto) - e ciò mette a rischio non solo i nostri bilanci, ma anche la tutela stessa dei territori montani su cui lavoriamo".

Dieci anni fa era esploso il problema della Vespa cinese, poi superato in gran parte. Ora, però, la nuova minaccia è data dalle cidie che, nel post raccolta, creano perdite ingenti. E se da un lato vi sono alcune opzioni che hanno dato buoni risultati (cfr. FreshPlaza del 21/09/2018) dall'altro chi resiste nei territori di montagna deve essere supportato dalla collettività per il proprio lavoro a presidio del territorio.

"Siamo una piccola associazione - precisa Farneti - con poco più di un centinaio di ettari di castagneto. Però il nostro prodotto si distingue per la qualità organolettica, tanto che le richieste sono sempre molto elevate e noi stiamo cercando di incrementare le superfici. Tuttavia occorre un'azione sinergica con la Regione e con gli enti di ricerca, in modo da limitare al massimo le infestazioni di cidie".

Resistere in montagna è molto difficile e l'indirizzo ortofrutticolo va integrato con nuove possibilità di reddito. Ad esempio, l'Associazione si è attivata per ottenere finanziamenti al fine di costruire un mulino, così da trasformare in farina piccole quantità di castagne, ad esempio quelle di calibro limitato. 

"La mancanza delle sagre ha penalizzato le vendite dirette nel 2020, però i clienti affezionati, così come alcune catene di negozi, hanno supplito alla perdita di quel canale. I nostri marroni vengono confezionati e ogni produttore è riconoscibile. Vorremmo mettere a produzione ulteriori terreni abbandonati, ma vivere in queste zone, poco servite dai servizi e spesso abbandonate da tanti, non è facile".

Si aggiunge poi il problema degli animali selvatici. "Nel 2020, il numero di capi abbattuti è stato bassissimo - conclude Farneti - e questo sta causando ora notevoli problemi: ci sono branchi da 40-60 animali che vagano nei nostri campi, distruggendo tutto al pari di un bombardamento". 

Contatti
Ass. Castagna Dolce
di Pieve di Rivoschio
Tel.: +39 347 2203771