L'India è il primo Paese per produzione di banane nel mondo. Nel 2019 il volume era di quasi 30,5 milioni di tonnellate, pari al 26,02% della produzione mondiale. Per lo più, questo quantitativo è assorbito dai consumi interni. L'export è poco o per niente sviluppato, specie quello verso l'Europa.
(Fonte foto: www.fao.org/faostat)
Leonardo Kabir Chhabra, giovane italo-indiano che, insieme al pugliese Marco Fiore, ha creato una propria società, spiega: "L'India è il più grande produttore di banane nel mondo, ma non è mai riuscito a esportare banane in Europa, come fanno i Paesi dell'America centrale e dell'America latina quali Costa Rica, Colombia, Ecuador, Perù. Il mercato principale per le banane esportate dall'India è il Medio Oriente, al momento".
"Da indagini effettuate in India, abbiamo riscontrato che la differenza rilevante tra la produzione e l'esportazione è dovuta a diversi motivi. Innanzitutto, in India le leggi tutelano i piccoli agricoltori e quindi non è possibile acquistare più di 7 ettari di terreno agricolo. Inoltre, in alcuni stati non è permesso ad aziende non agricole di acquistare terreni agricoli".
Un altro motivo riguarda il livello culturale. "Al fine di ridurre i costi di produzione, gli agricoltori indiani seguono principalmente pratiche senza l'uso di fertilizzanti e agrofarmaci sintetici. Questo è un grandissimo pregio, ma dato che gli agricoltori seguono pratiche di agricoltura biologica senza aver fatto degli studi in materia, il prodotto finale non ha l'aspetto gradito dal mercato europeo e quindi non è adatto all'export verso questi Paesi", continua Kabir Chhabra.
La logistica rappresenta un ulteriore ostacolo. "La banana indiana è più saporita e dolce rispetto a quelle attualmente importate in Europa; questo però significa che il prodotto matura prima e può sopportare un tragitto molto breve, con un monitoraggio costante dalla raccolta al confezionamento, fino alla nave. Tutto questo processo prevede che la catena del freddo non sia interrotta e che ci siano livelli ottimali di umidità. Tale processo sofisticato ha ulteriormente spaventato gli esportatori locali, scoraggiandoli a inviare il prodotto in Europa".
Banane indiane in Italia
Considerando tutti questi fattori, Kabir Chhabra e Fiore hanno deciso di produrre una banana indiana adatta al mercato europeo: simile in termini di aspetto esteriore, ma diversa dal prodotto attualmente commercializzato in Europa, in quanto è molto saporita e senza residui di agrofarmaci.
(Foto fornita da Leonardo Kabir Chhabra)
"Abbiamo curato la pianta e studiato il suolo, l'equilibrio dei processi biologici e chimici tra la pianta e la natura, il ciclo di vita degli insetti dannosi e utili presenti nell'ecosistema locale. Abbiamo creato un habitat favorevole per gli insetti utili e consolidato un processo per la produzione di una banana di aspetto gradevole per il consumatore europeo, e che contenga tutti i nutrienti forniti dal suolo e dal concime organico".
"Il 10 febbraio 2021 abbiamo portato in Italia il nostro primo container di banane dall'India e questo esperimento è stato un successo, dalla produzione/raccolta alla commercializzazione finale del prodotto in Europa. Contiamo adesso di migliorare il processo di selezione, aumentando gli ettari sotto la nostra gestione e di portare in modo continuativo banane indiane in Italia".