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Tony Derwael, di Bel’Export

Mercato saturo di pere belga

"Il quadro presente sul mercato delle pere non è molto roseo e ciò è in gran parte dovuto agli alti volumi circolanti. Qui in Belgio abbiamo raccolto circa il 30% in più di pere rispetto all'anno scorso e, a causa di una raccolta precoce, le forniture belghe stanno rovinando il mercato delle pere. Purtroppo, quest'anno il Belgio sta saturando il mercato con le pere come di solito fa la Polonia con le mele. D'altra parte, la domanda di pere è nella norma, ma i prezzi sono molto più bassi dell'anno scorso". A commentare la situazione è Tony Derwael, di Bel'Export.

Secondo Tony, il problema più grande sono gli alti volumi presenti sul mercato. "Non è solo un problema di quest'anno, in quanto continueremo ad affrontare questa situazione anche in futuro. L'anno scorso siamo stati fortunati, perché l'Italia ha avuto un raccolto molto più basso, ma quest'anno l'Italia ha un raccolto normale, quindi ci sono troppe pere sul mercato. La soluzione al problema sarebbe quella di interrompere la piantagione di nuovi alberi, e invece si continuano a impiantare peri di varietà Conference. Tuttavia, quest'anno i vivaisti stanno incontrando delle difficoltà a vendere gli alberi, proprio a causa di questa situazione sfavorevole presente sul mercato delle pere".

Anche la stagione della pera Doyenné du Comice non è stata un trionfo, osserva il commerciante. "Solo nell'ultima parte della stagione il mercato ha mostrato un leggero miglioramento. In questa campagna ci sono state molte pere di piccole dimensioni e non hanno generato molti profitti. D'altra parte, i calibri grandi hanno reso bene a livello economico; ma se osserviamo il prezzo medio, anche questa varietà di pere ha affrontato una stagione non propriamente buona. Per quanto riguarda le mele, però, la storia è completamente diversa, in quanto la domanda è stata buona, come anche i prezzi e, naturalmente, al primo posto troviamo la Polonia, che ha monopolizzato il mercato".

"Anche se si parla sempre di un'Europa unita, a livello commerciale questo non è sempre vero. Il mercato non lo è per niente. Personalmente, sono sempre stato un grande sostenitore del libero mercato e di un'Europa unita. Tuttavia, noto che ci stiamo allontanando sempre di più l'uno dall'altro. I polacchi continuano a ricevere prezzi più bassi in un paese rispetto a un altro e lo stesso vale per le nostre pere. La differenza dei prezzi sta aumentando di anno in anno. Questa è una conseguenza dello sciovinismo che prevale in molti paesi".

"Sempre più nazioni proteggono il proprio mercato, il che mette sotto pressione i paesi produttori ed esportatori come il Belgio e i Paesi Bassi. Produciamo molto di più di quello che possiamo consumare, ma se i paesi chiudono i loro mercati in una certa misura, il nostro prodotto non può più andarci, con tutte le conseguenze che questo comporta. Prima si parlava di mercati nazionali, ma dopo la pandemia si parla anche di mercati regionali - conclude Tony - Se questa tendenza continua, avrà grandi conseguenze per il futuro".

Per maggiori informazioni:
Tony Derwael
Bel'Export
Neremstraat 2
3840 Borgloon - België
Tel +32 12 440 551
Email: belexport@belexport.com        
Web: www.belexport.com 

Data di pubblicazione: