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Forestone

Il lockdown ha cambiato le abitudini di consumo e favorito le filiere corte

E' un modo diverso di fare agricoltura, aperto all'interazione con il mondo esterno e alla condivisione di spazi naturali, con il duplice obiettivo di promuovere frutti naturali non omologati proteggendoli da logiche di mercato che puntano alle pezzature, ai volumi e a prezzi al ribasso.

In foto, Valerio Locatelli titolare dell'azienda familiare Firestone.

E' il caso dell'azienda Forestone, guidata da Valerio Locatelli il quale, dopo aver studiato all'Istituto superiore di Architettura e Design di Milano e alla celebre Fondazione Minoprio, da 20 anni si occupa di progettazione, realizzazione e manutenzione di spazi verdi. E' in questo contesto formativo che, nella campagna milanese, nasce Forestone. Un'azienda agricola razionale, dislocata in uno spazio di 25.000 mq accuratamente suddiviso in settori: orto, due aree dedicate agli alberi da frutto, piccoli frutti e floricoltura.

"Il progetto - racconta Valerio Locatelli - è partito nel 2015, appena ottenuta la concessione per estrarre l'acqua e costruire il pozzo e la recinzione dei campi. Abbiamo iniziato i lavori su terreni che abbiamo dovuto riconvertire, in quanto nei 40 anni precedenti producevano erba medica. L'obiettivo era la filiera corta, con la coltivazione di un'ampia gamma di orticole e frutti di bosco. Per quanto riguarda le orticole, il riscontro è stato quasi immediato, mentre per i piccoli frutti - prodotti molto ricercati e anche deperibili, particolarmente adatti alla vendita diretta - e per le oltre 400 piante di pesco, albicocco e susino, i tempi sono stati più lunghi".

In azienda, oltre alle bacche (tra lamponi, more, ribes mirtilli e uva spina) si coltivano porri, spinaci, indivia e ravanelli accompagnati dai prodotti meno noti, ma dalle notevoli proprietà benefiche, ad esempio pomodori neri, prezzemolo riccio, bietola arcobaleno, cipollotto e lattuga lollo di colore rosso. Per quanto riguarda gli impianti di frutta, oggi sono in piena produzione. Oltre al fresco, Forestone trasforma i frutti in confetture extra 100%, succhi di frutta, frutta disidratata.

Tra le principali coltivazioni, c'è quella di mirtillo di varietà americana: una produzione di circa 3 ettari che in estate restituisce circa 100 kg di frutti al giorno. Parte della resa viene destinata al mercato del fresco, mentre la restante parte viene trasformata in succhi e nettari naturali senza l'aggiunta di zucchero e in confetture dolcificate con zucchero di canna, disponibili in formato da 200 ml.

Oggi l'azienda è entrata in una fase di evoluzione, con spazi commerciali più ampi. Le richieste sono ampie, anche perché i prodotti a chilometro zero sono molto richiesti nei ristoranti, nelle gelaterie artigianali e nei locali della zona, dove frullati e centrifughe di frutta fresca sono molto richiesti.

Per quanto riguarda il mirtillo, tra le varietà disponibili caratterizzate da alta precocità e basso fabbisogno di escursioni termiche Forestone coltiva, come detto, il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum). Una cultivar ad alta resa molto richiesta sia al mercato del fresco che del trasformato grazie al sapore e calibro migliori rispetto alle varietà tradizionali.

"La produzione di mirtilli è stata buona, sebbene facciamo i conti con il clima, che non finisce mai di riservarci sorprese. In caso di siccità prolungata, sosteniamo le piante con impianti di irrigazione, ma resta il problema dei parassiti che - soprattutto nelle produzioni naturali - creano molto scarto, con la conseguenza che i costi aziendali tendono a diventare insostenibili". 

"Continuo a fare i conti - precisa Valerio Locatelli - con un mestiere in cui sempre più spesso ci vuole il tempo e la pazienza per rimodulare gli assetti già programmati, poiché la natura non si lascia guidare. Un ambito in cui il rischio è alto, perché anche la minima variazione climatica può significare un sostanziale cambiamento di programma".

Tra i progetti futuri del marchio, c'è quello di costruire un agriturismo sostenuto dallo spazio green attualmente aperto alle famiglie del territorio, anche per la raccolta dei frutti di stagione.

"Il lockdown conseguente la pandemia - conclude Valerio Locatelli -  ha cambiato le abitudini di consumo degli italiani, rafforzando in loro la sensibilità verso i temi della salute e dell'origine dei prodotti alimentari da portare a tavola. E'  sempre più diffusa la ricerca di prodotti dalla provenienza sicura e locale, favorita  - in controtendenza con la globalizzazione - dal rapporto di fiducia che si crea tra produttore e consumatore".

Contatti:
Forestone
Via Umbria San Bovio snc
20068 Peschiera Borromeo (MI)
Cell.: 347 4682166
Email: info@forestone.it 
Web: www.forestone.it