Il suolo è fondamentale, nell'orticoltura in pieno campo. Non è solo il luogo in cui si sviluppano le radici delle piante e che contiene i nutrienti, ma ospita anche molti microrganismi da cui dipende la salute delle piante.
Il suolo stesso è un ecosistema completo e ricco di biodiversità, motivo per cui in un'agricoltura rispettosa dell'ambiente si evita l'uso di prodotti chimici, ricorrendo invece a soluzioni sostenibili che produrranno risultati efficaci e proteggeranno la qualità e la fertilità del suolo, e il vermicompost (o humus di lombrico) ha dimostrato di essere un'ottima alternativa in tal senso.
"Per fornire il giusto apporto di azoto al suolo, invece di utilizzare il nitrato di potassio o un fertilizzante chimico, il vermicompost fornisce i batteri in grado di dissolvere l'azoto già presente nel terreno dalla fertilizzazione eccessiva dei decenni passati", afferma Enrique Cat, della Nostoc Biotech, un'azienda spagnola specializzata nello sviluppo di prodotti ecologici per l'orticoltura. "In ogni caso, l'applicazione di questa soluzione naturale non ha solo un effetto fertilizzante", dice Enrique Cat.
"Inoltre, forniamo al coltivatore uno strumento per combattere le malattie, rafforzando il sistema immunitario delle colture con microrganismi, a cominciare dal suolo. Sia attraverso i trattamenti del terreno che quelli fogliari, controlliamo parassiti molto difficili da combattere, come acari, afidi e tripidi. A tal fine, abbiamo un prodotto completamente organico e privo di residui, che può essere utilizzato anche in combinazione con la fauna ausiliaria", afferma Enrique." In definitiva, il vermicompost è solo un ulteriore strumento nella strategia integrata di protezione delle colture, che punta a ridurre l'uso di sostanze chimiche".
Inoltre, l'uso di fertilizzanti chimici può modificare il pH del terreno. Modificando l’ambiente dove si sviluppano le radici delle piante e vivono i microrganismi, si impedisce alla vegetazione di assorbire una quantità sufficiente di nutrienti, e si favorisce la moltiplicazioni di funghi e batteri patogeni. "Questo alla fine rende il terreno sterile, l'esatto opposto di quello che stiamo cercando di ottenere: un terreno sano che recuperi le sue proprietà naturali".
La Nostoc Biotech, insieme alla cooperativa spagnola CASI, all'associazione di coltivatori MABE e all'Università di Almería, ha partecipato a un progetto di ricerca che ha dimostrato che l'uso del vermicompost può aiutare a ridurre l'uso di fertilizzanti in orticoltura fino al 20%.
I risultati dello studio rivelano anche che il vermicompost aumenta la resa e la qualità delle colture. "Uno dei dati che spicca maggiormente dai trial che abbiamo effettuato ad Almería, è che il grado Brix dei frutti è aumentato dal 3 al 7 per cento. Gli ultimi dati mostrano anche un aumento del peso di frutta e verdura di I classe", dice Enrique Cat.
L'azienda produce e commercializza vermicompost, sia solido che liquido, oltre a una gamma di prodotti microbiologici adatti a ogni tipo di colture orticole, dagli ortaggi in serra e in pieno campo ai piccoli frutti, agrumi o olive. "Al momento, abbiamo una forte richiesta da parte di grandi aziende di coltivazione sia di Murcia che di Almería. Ma la Nostoc Biotech è in continua espansione e siamo sempre alla ricerca di nuovi distributori".
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