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Domanda scarsa in Italia nelle ultime settimane

Periodo confuso per l'aglio: attesa ripresa delle vendite e prezzi accettabili

Per l'aglio si registra un po' di confusione. "In Europa, a influenzare principalmente il mercato è la Spagna, che ne è il maggiore produttore. Ma la Cina confonde soprattutto i mercati del nord Europa, dove il consumatore non pretende un'origine nazionale o europea, ma pensa al prezzo", dichiara Antonio Tuccillo, amministratore della Agrimpex Farming.


(Immagine di repertorio, fornita da Agrimpex Farming).

"In Spagna, le scorte sono molto basse e si è formato un forzato incremento dei prezzi", prosegue l'operatore. "Ciò è dovuto alla necessità di approvvigionamento da parte di alcune grandi imprese che, dovendo soddisfare i contratti di fornitura, si sono trovate con una scarsa offerta, che non consente di giungere all'epoca della nuova produzione".

Tale situazione ha creato un mercato con prezzi alti, che difficilmente possono essere pagati negli altri paesi dell'Ue. L'Italia, ad esempio, ne risente, registrando al contempo scarsità di domanda in queste ultime settimane. "I prezzi sono elevati e la domanda è debole", sostiene Tuccillo.


Aglio fresco egiziano (Immagine di repertorio, fornita da Agrimpex Farming).

Inoltre, si è creata una forzatura nell'importazione di aglio fresco (verde) dall'Egitto. "Il prodotto però non risulta ancora di buona qualità e presenta spicchi interni non ancora ben formati e sviluppati. In poche parole, si tratta di un aglio non maturo. Per partite di aglio egiziano di buona qualità bisognerà attendere gli inizi di marzo. Si prevedono prezzi abbastanza competitivi".

In Cina, una volta trascorso il periodo di vacanze per il Capodanno (12 febbraio 2021), i prezzi già molto contenuti sembrano possano ulteriormente abbassarsi. "Intanto in Sud America, anche se si registrano quotazioni abbastanza alte, sia Argentina che Perù e Cile hanno constatato che le vendite non sono state così vivaci. Soprattutto il Brasile, a causa della produzione interna e delle importazioni dalla Cina, ha effettuato acquisti notevolmente ridotti. Si registra perciò eccesso di merce nei campi, che probabilmente provocherà un aumento nella semina", continua Tuccillo.


(Immagine di repertorio, fornita da Agrimpex Farming).

Situazione inversa in Europa, dove a causa del maltempo ci si è trovati nella situazione di non poter seminare. Anche il freddo e la neve potrebbero aver un qualche effetto sulle prossime produzioni.

"Insomma, speriamo che si riprendano le vendite e che i prezzi divengano accettabili per tutti i comparti interessati", conclude l'amministratore della Agrimpex Farming.