"Una varietà club ha il vantaggio di offrire un reddito più lineare rispetto alle altre, perché è meno soggetta agli scossoni di mercato. Per questo il nostro progetto 2021-2025 scommette in maniera particolare sull'innovazione attraverso i club. Il prodotto deve essere buono da mangiare, così da essere cercato dal consumatore, e su questo fronte nessuno può concedersi derive". Lo ha affermato Ernesto Fornari, direttore generale di Apofruit Italia, durante la conferenza di ieri, 4 febbraio 2021 (cfr. articolo correlato).
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Su quali varietà scommettere? Tutto dipende dal territorio e da una progettualità che deve vedere coinvolta l'azienda agricola, a seconda delle proprie competenze, capacità finanziarie, volontà di innovazione. Fra le mele, oltre alla collaudata Pink Lady, si ripone molta fiducia su Candine e Joya. "E non sarà un salto nel buio - ha precisato - perché tutte le varietà sono testate e collaudate nei territori di riferimento dei nostri soci".
Ernesto Fornari
"Per il kiwi giallo abbiamo l'accordo con Zespri - ha continuato - con oltre 1000 ettari di superficie già investita, per proseguire con la varietà verde Divo e il kiwi rosso HFR 18. Sempre tra le specie frutticole invernali si propone la pera Fred e, per gli agrumi, le nuove arance bionde Lanelate e Fukumoto, oltre che il clementino tardivo Tango. Per l'uva da tavola prosegue lo sviluppo delle varietà senza semi, in partnership con quattro costitutori".
Per le produzioni estive, Apofruit propone di investire sulle ciliegie di qualità in coltura protetta, le albicocche tardive (disponibili da fine giugno in poi), le nettarine platicarpe bianche Ondine e il kaki Maxim. Per fragole e piccoli frutti, innovazione e sviluppo si concentreranno sulle fragole Sabrosa e Rossetta, sul mirtillo Fall Creek e sul lampone Adelita.