L'andamento climatico delle scorse settimane è stato favorevole per molti bacini meridionali, i quali sono ritornati a riempirsi grazie alle recenti e abbondanti precipitazioni. Una situazione del tutto diversa rispetto a 12 mesi fa, quando l'autunno e l'inverno siccitosi portarono un deficit dei volumi di molti invasi del Sud Italia e a una conseguente preoccupazione per il comparto agricolo.
Quest'ultimo periodo piuttosto piovoso ha scongiurato le consuete preoccupazioni sull'approvvigionamento idrico. La regione che ha maggiormente registrato un incremento dei volumi di acqua è la Basilicata, la cui situazione idrica è oltremodo migliorata.
Infatti, rispetto al 2020 in cui si registravano dati negativi su tutti i bacini lucani, quest'anno abbiamo una differenza di 163.900.000 di metri cubi d'acqua in più (+53 milioni di metri in una sola settimana. Fonte: ANBI).
Riserve idriche cresciute anche in Puglia, di circa 70 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno. Ad esempio: il lago di Occhito, un invaso tra la Puglia e il Molise, nella giornata di ieri (4 febbraio 2021) segnava una disponibilità di 156.910.220, rispetto ai 109.231.480 dello stesso giorno del 2020.
Dati sulle disponibilità invasi lucani - Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale.
Inoltre, in una nota di ANBI si legge che, per quanto riguarda la Campania, i principali fiumi (Garigliano, Volturno, Sele), seppur registrano livelli idrometrici inferiori a quelli della scorsa settimana, rimangono superiori alla media del quadriennio 2017-2020. In crescita anche gli invasi di Calabria e Sardegna.
La ripresa idrica sembra essere conforme anche per le altre regioni centro-settentrionali, mentre per la Sicilia si registra un deficit di circa 200 milioni di metri cubi rispetto a febbraio 2020.