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Focus sul mercato mondiale delle cipolle

Attualmente il mercato globale delle cipolle appare stabile. In Europa e Nord America il raccolto è stato soddisfacente, ma in India e in Cina è risultato deludente. A partire dal 1° gennaio è stato revocato il divieto di esportazione delle cipolle indiane e i lotti in Cina sono notevolmente diminuiti, perché si è seminato molto meno e il maltempo ha influito. Si è verificato uno spostamento della domanda dai grandi calibri, richiesti principalmente dal settore della ristorazione, a quelli più piccoli e medi richiesti dal settore di vendita al dettaglio. A volte ciò ha fatto sì che piccoli stock di cipolle di grandi dimensioni non venissero venduti a prezzi elevati.

Paesi Bassi: non tutte le cipolle sono adatte all'esportazione verso destinazioni lontane
Nei Paesi Bassi il commercio delle cipolle è tornato alla normalità, dopo un'intensa prima parte della stagione. I prezzi all'origine sono a un livello simile a quello dei prezzi di vendita a balla. Nei centri di confezionamento la situazione è molto tranquilla. Inoltre, a gennaio e febbraio molte delle cipolle devono essere vendute per motivi di qualità. Gli addetti ai lavori prevedono che almeno il 30% delle scorte attuali non sia adatto all'esportazione verso destinazioni lontane. Considerando le esportazioni fatte finora, i commercianti sono fiduciosi che le vendite riprenderanno a partire da marzo

Germania: vendite buone e stabili
Attualmente il mercato tedesco delle cipolle è molto stabile, con buone quotazioni e un livello di vendite altrettanto soddisfacente. Di solito, durante il periodo natalizio le cipolle sono sotto i riflettori e anche in questa stagione si sono venduti grandi volumi. Nel resto dell'anno, le vendite sono più uniformi, in base a quanto riporta un commerciante. Attualmente i prezzi variano tra i 200 e i 240 euro alla tonnellata per calibri 40-70. Si spera che il raccolto dell'anno scorso sia sufficiente fino a maggio. "Per il momento le cipolle stoccate stanno andando bene, ma ci si chiede come si svilupperà la qualità delle scorte durante i prossimi mesi".

Austria: domanda costante
Le vendite di cipolle a livello nazionale sono costanti e soddisfacenti. Lo stesso vale per le esportazioni. I prezzi all'origine sono invariati e oscillano intorno ai 12-15 euro per 100 kg (merce pulita e selezionata).

Francia: molti grandi calibri e domanda anticipata dall'estero
Il mercato francese è abbastanza normale, al momento. La stagione è caratterizzata da una grande quantità di cipolle di grande calibro. Questo significa che le differenze di prezzo tra le dimensioni grandi e quelle piccole sono, a volte, significative. La qualità è buona e in generale i prezzi sono rimasti stabili per tutta la stagione. Quest'anno c'è stata anche una domanda anticipata da altri Paesi, come la Spagna, già a gennaio invece che a febbraio o marzo

Spagna: poche cipolle di grande calibro e domanda in calo
In Spagna la domanda è in stallo e i prezzi non riflettono i bassi volumi di prodotto nelle scorte, dovuti a una riduzione di oltre il 40% nelle rese dei raccolti nel 2020. Le esportazioni sono diminuite significativamente dall'inizio della crisi legata al coronavirus. Nei mercati d'esportazione, la cipolla spagnola si diversifica per via del grande calibro e viene destinata principalmente a ristoranti, alberghi e catering. Nonostante l'evidente calo dei lotti, la domanda poco incisiva non è cambiata molto anche se il prezzo è salito un po' rispetto ai mesi estivi. In una situazione normale, senza il coronavirus, i prezzi delle cipolle grandi sarebbero stati molto alti, perché non ce ne sono parecchie. L'aumento delle vendite al dettaglio non ha compensato queste perdite.

Un altro ostacolo incontrato dalla cipolla spagnola è la forte concorrenza dai Paesi Bassi, soprattutto per i calibri medi, che quest'anno sono più abbondanti in Spagna. I Paesi Bassi sembrano aver avuto un raccolto enorme. La cipolla olandese ha invaso i mercati e ha generato pressione quasi ovunque, nonostante l'India non avesse prodotto sul mercato d'esportazione. In Africa e in Estremo Oriente ci sono parecchie cipolle olandesi. Normalmente, le cipolle spagnole trovano sempre nuovi mercati, come dimostra la tendenza degli ultimi anni.

Anche se non si conoscono ancora esattamente le dimensioni della superficie coltivata a cipolle di quest'anno, la cui raccolta comincerà ad aprile nelle zone più precoci dell'Andalusia, si prevede comunque un leggero calo. Attualmente, inoltre, in alcune zone si è verificato anche un leggero ritardo nella semina delle cipolle precoci a causa del passaggio della tempesta Filomena, a inizio gennaio. In settembre e ottobre c'è stata molta siccità e i produttori temevano di non avere abbastanza acqua per le loro piantagioni in Andalusia. Ciò si va ad aggiungere al fatto che, al momento della semina, la domanda non era molto buona. Da tener presente, infine, l'incertezza causata dalla pandemia.

Italia: meno semine del normale quest'anno
Nel nord d'Italia il mese di febbraio è dedicato alla semina della cipolla che poi si raccoglie in estate. Ma pare che quest'anno ci saranno meno semine del normale. Il responsabile di un'importante ditta sementiera dice che ci sarà una diminuzione media del 20%, con punte del 50% in certe aree dell'Emilia Romagna.  Un commerciante spiega che la mancanza di richiesta del canale Horeca ha penalizzato le vendite e una diminuzione delle superfici coltivate è normale. Un produttore, che coltiva circa 80 ettari in Emilia Romagna, ha diminuito le superfici del 15% perché, negli ultimi 3 anni, il mercato non è mai stato brillante. Nei giorni scorsi i prezzi delle cipolle erano bassi e oscillavano fra 0,20 e 0,30 €/kg, e in molti casi era prodotto già selezionato e di buona qualità.

Un produttore piemontese riporta che l’attuale richiesta di cipolle è statica. "Per le cipolle bianche c'è un po’ più movimento, ma in generale la richiesta è bassa. La cipolla rossa e la dorata hanno mantenuto il prezzo nella norma, ma le vendite sono più o meno uguali e statiche. Da ottobre in avanti stiamo pagando con gli interessi quanto avevamo venduto nei due mesi di richieste elevate del primo lockdown".

Un commerciante piemontese ha terminato le vendite. In realtà, specie di cipolla bianca, i volumi sono ancora molti, ma rimarranno invenduti per via della pesantezza del mercato. Per quanto riguarda la merce frigoconservata in bins, pronta per il carico, gli ultimi prezzi registrati sono stati i seguenti: 0,20-0,23 €/kg per la cipolla bianca, 0,20-0,22 €/kg per la cipolla dorata, 0,30 €/kg per la cipolla rossa e 0,35 €/kg per la cipolla ramata.

Sudafrica: il nuovo raccolto deprime i prezzi di mercato
Sul mercato sudafricano la quotazione media delle cipolle è di circa 3,84 ZAR (0,20 euro) al chilogrammo. Il prezzo mostra un leggero calo a causa dei raccolti in arrivo dalle province di Capo Occidentale e Capo Settentrionale. Le scorte di cipolle dovrebbero essere sufficienti nei prossimi mesi. Nel nord del Paese ci sono state molte precipitazioni. La domanda di cipolle è buona sul mercato interno.

India: un leggero aumento nell'export dopo la revoca del divieto
L'India ha esportato cipolle per 198 milioni di dollari. Le esportazioni ammontano a 440 milioni di dollari fino alla stagione 2019/20, circa 1 milione di tonnellate. Bangladesh, Malesia, Emirati Arabi Uniti e Sri Lanka sono i principali importatori di cipolle indiane. Il divieto di esportazione delle cipolle, imposto il 14 settembre, è stato revocato il 1° gennaio.

Quasi un mese dopo che il governo federale ha revocato il divieto di esportazione delle cipolle, l'India è riuscita a esportare 40-50mila tonnellate, grazie a una tiepida risposta del mercato internazionale, secondo alti dirigenti del settore.

Perù: stagione turbolenta quasi alla fine
In Perù la stagione delle cipolle terminerà a metà febbraio e attualmente, i volumi sono bassi. Il Paese ha avuto una campagna piuttosto turbolenta, per via dei problemi di manodopera dovuti al coronavirus che hanno influenzato le rese complessive, e a causa delle proteste e dei blocchi stradali che hanno causato ritardi e perdite di prodotto. Nel complesso però la stagione è stata positiva. Il mercato è stato forte, in parte per via delle rese più basse e in parte perché la pandemia ha aumentato la domanda di cipolle. I prezzi sono rimasti stabili per tutta la stagione (il principale mercato d'esportazione è rappresentato dagli Stati Uniti). La nuova campagna inizierà tra giugno e luglio e la semina è attualmente in corso. L'anno prossimo i volumi dovrebbero essere simili e questo assicurerà un mercato forte, senza surplus.

Stati Uniti: domanda incostante sul mercato, Messico in arrivo
I coltivatori statunitensi non hanno nulla di cui lamentarsi in termini di scorte di cipolle, specialmente se si considera l'annata anomala segnata dal Covid-19. L'offerta proviene attualmente dal nord-ovest, dal Midwest, dagli stati orientali e dal Canada orientale. Nel frattempo, anche il Messico è in arrivo, con la previsione di un buon raccolto. Quest'ultimo potrebbe diventare un concorrente sensibile per i coltivatori americani. In questa settimana i messicani hanno già iniziato con le prime cipolle rosse e dorate.

Con il calo della domanda da parte del settore della ristorazione, l'attenzione si è spostata sulla vendita al dettaglio, dove c'è più richiesta di cipolle di piccolo calibro. C'è anche una maggiore richiesta di confezioni di questi bulbi. Nel frattempo la domanda si sta dimostrando piuttosto volatile. Tutto questo si traduce in prezzi bassi e fluttuanti. Tuttavia, man mano che le scorte si ridurranno, le quotazioni dovrebbero tornare a salire.

Cina: prezzi in aumento a causa del calo di areale e del maltempo
La maggior parte delle esportazioni di cipolle rosse cinesi è destinata a Corea del Sud e Giappone. I prezzi sono superiori del 70-80% al normale e si aggirano intorno ai 4.500 dollari a tonnellata. Negli ultimi giorni le quotazioni hanno mostrato un aumento ulteriore, in vista del Capodanno cinese, previsto per il 12 febbraio. Una piccola quantità di cipolle pelate è destinata al mercato europeo, ma a causa degli alti costi di trasporto e del raccolto favorevole in Europa, la domanda è diminuita. La fine del divieto di esportazioni indiane non ha ancora avuto un impatto. Sul mercato cinese, negli ultimi 4 anni, il prezzo è stato basso, ma ora è in aumento. I coltivatori hanno piantato meno e anche il clima sta riducendo parte del raccolto. In molte aree si tratta di una riduzione del 75%. La maggior parte delle cipolle proviene dalle regioni di Yunnan, Ningxia, Shanxi e Mongolia interna.

Malesia: prezzi stabilizzati
In Malesia il prezzo delle cipolle si è stabilizzato. L'offerta sarà sufficiente fino ad agosto, come è stato confermato dal ministro del commercio interno e degli affari dei consumatori (KPDNHEP) Datuk Alexander Nanta Linggi. L'anno scorso la Malesia ha importato 489.297 ton di cipolle da 24 Paesi, vale a dire India (31%), Pakistan (24%), Cina (22%), Paesi Bassi (10%), Thailandia (6%), Nuova Zelanda (3%) e altre nazioni (4%). La Malesia importa otto tipi di cipolle: rossa piccola (India), grande (India), rossa (Cina), rossa piccola (Cina), piccola rosa-rossa (India), rossa piccola (Birmania), rossa piccola (Thailandia) e dorata grande (Paesi Bassi).

Australia: buone prospettive per la prossima stagione
La raccolta delle cipolle in Australia è in pieno corso. E' iniziata tre mesi fa nel Queensland e poi si è spostata verso sud. Onions Australia riferisce che la campagna sembra molto soddisfacente; la qualità e le rese sono alte. I coltivatori, in particolare nell'Australia meridionale e in Tasmania, prevedono una buona stagione. In termini di clima è stata un'estate molto mite, senza ondate di calore o grandi sfide per i produttori.

Nuova Zelanda: inizio anticipato
Quest'anno la stagione delle esportazioni della Nuova Zelanda è cominciata in anticipo e in maniera positiva. Onions NZ prevede che nel 2021 le esportazioni totali di cipolle varieranno tra le 170mila e le 175mila tonnellate, superando quindi le stime.

Data di pubblicazione: