Anticipare la raccolta dell'asparago, nel nord Italia, è possibile e non mancano sperimentazioni in corso. Quest’anno in località Bosco Mesola (Ferrara), presso l’azienda agricola "Zanellati Davide" su di un'asparagiaia di circa un ettaro impiantata nel 2020 si prevede di raccogliere i primi asparagi precoci ottenuti grazie a un impianto di riscaldamento alimentato da corrente elettrica.
Davide Zanellati al momento della posa in opera del sistema di riscaldamento, prima della semina degli asparagi
L'impianto di riscaldamento, il primo nel suo genere per anticipare la raccolta dell’asparago è stato tecnicamente studiato della ditta Ener Green Gate di Piacenza. E' realizzato con un cavo elettrico scaldante isolato, in grado di garantire un riscaldamento del suolo superiore ai 18 gradi, in modo da favorire una buona fuoriuscita dei turioni. Si tratta di un impianto innovativo, che rientra nei sistemi produttivi 4.0 e che può essere alimentato anche da serre fotovoltaiche.
Il cavo riscaldante interrato a corrente elettrica
In questi giorni è prevista l’accensione dell’impianto, in modo da poter consentire la rilevazione delle temperature durante le tre o quattro settimane antecedenti la raccolta dei primi turioni. L’idea di realizzare un impianto di riscaldamento come questo, studiato appositamente dalla Ener Green, nasce dalla esperienza maturata dall’ingegner Claudio Minelli nella realizzazione di letti caldi per attività vivaistica.
Luciano Trentini e Christian Befve presso l'azienda Leoburg alla prima giornata di visite tecniche a Jad 2019
"Per quanto riguarda la tecnica agronomica - spiega Luciano Trentini, agronomo che fa parte della équipe tecnica internazionale facente capo al noto esperto Christian Befve - da circa 15 giorni è stato eseguito il taglio della vegetazione ed effettuata una sanificazione sulla fila, utilizzando il calore (pirocontrollo) per ridurre la presenza di spore di ruggine e Stemphylium potenzialmente presenti sui residui della vegetazione, eliminando al contempo parte delle sementi di erbe infestanti presenti in superficie".
"E’ stato prelevato un campione di radici per controllarne il grado Brix, posizionata la manichetta per l’irrigazione, coperta la fila con un film biodegradabile dello spessore di 15 micron per impedire la fuoriuscita di eventuali infestati. Sono stati posizionati gli archetti e coperta la fila con un film trasparente termico, al fine di garantire un miglior accumulo di temperatura. Il film è dotato di tasche laterali per favorire le operazioni di raccolta agevolata".
A sinistra, l’asparagiaia oggetto della prova nel mese di settembre, dopo circa 7 mesi dalla posa delle zampe. Distanza fra le file mt 3.20 per favorire il massimo arieggiamento
Sono state posizionate le sonde a 5 e 20 cm di profondità, per il rilievo della temperatura. "Il controllo giornaliero delle temperature - spiega Trentini - ci permetterà di valutare l’andamento termico del terreno, lo sviluppo delle gemme, e i consumi di elettricità. Durante la fase di raccolta, in questo 2021 e per il futuro, saranno effettuati anche i rilievi circa la produttività per singola cultivar".
L’asparago coltivato in pieno campo nel Nord Italia, generalmente è nella disponibilità dei consumatori a partire da fine marzo/primi aprile fino a fine maggio/primi giugno. Al fine di allungare il periodo di commercializzazione, molti agricoltori hanno puntato a tecniche di coltivazione atte ad anticipare la raccolta, utilizzando sistemi di protezione quali: serre e piccoli tunnel coperti con film in Pe termico.
Ormai da qualche anno, in alcune aree del paese, quali Toscana, Lazio, Friuli Venezia Giulia, la raccolta è anticipata alla seconda quindicina di febbraio/prima settimana di marzo, sfruttando le acque calde geotermiche presenti nel sotto suolo (Canino -VT), Lignano Sabbiadoro (UD), oppure acque riscaldate mediante altre fonti di calore, quali impianti ad energie alternative, ad esempio caldaie (cfr. FreshPlaza del 29/01/2021) da cippato di legno, da impianti di biogas.
L’anticipo della raccolta ha molteplici vantaggi quali: il prolungamento della disponibilità del prodotto sul mercato, così da soddisfare e fidelizzare quei consumatori, sempre più numerosi, che preferiscono l’asparago italiano verde o bianco; garantire un migliore reddito per il produttore grazie al prezzo unitario più elevato; favorire la riduzione delle importazioni dal altri paesi europei ed extraeuropei.
"L'evoluzione della tecnologia ci consente di valutare un nuovo sistema di riscaldamento basale che potrebbe creare nuove prospettive in aree dove non sono disponibili acque calde né geotermiche né da fonti alternative", conclude Luciano Trentini.