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Ortogel Spa

Una filiera che lavora in perdita e' destinata a morire

"La campagna degli agrumi siciliani a dicembre ha registrato percentuali di prodotto non idoneo al mercato del fresco pari al 35-40%. Questi dati sono diminuiti, da gennaio 2021, al 20/25% in conseguenza delle richieste della grande distribuzione che ha cominciato a ritirare anche i prodotti di piccolo calibro.  Sembrerebbe un'ottima annata per l'industria dei derivati, ma non è così perché anche in una filiera ben organizzata organizzata dal basso come quella promossa dalla Ortogel Spa i risultati sperati sono deludenti, con prezzi alla produzione che non coprono i costi". FreshPlaza ha raggiunto telefonicamente Salvatore Imbesi, direttore tecnico della Ortogel, per fare il punto sulla campagna agrumicola in corso.

In foto Salvatore Imbesi.

Ortogel è storicamente un'azienda che riesce a valorizzare la propria produzione, arrivando sino al cliente finale con referenze di alta qualità. I suoi impianti tecnologici e le linee di lavorazione di alto livello, costantemente aggiornate, di pari passo con la ricerca e le innovazioni per migliorare la qualità dei prodotti siciliani, consentono all'azienda di raggiungere mercati italiani ed esteri. La campagna commerciale in corso, come noto, si caratterizza per maggiori volumi di pezzature medio-piccole, che influenzano ulteriormente al ribasso i prezzi, e da parecchio prodotto destinato alla trasformazione.

In foto sopra e in quelle successive, particolari degli impianti di trasformazione della Ortogel Spa.

"Sembra paradossale - sottolinea Salvatore Imbesi - persino immaginare che tanto in annate caratterizzate da carenza di prodotto quanto, al contrario, in quelle con buoni quantitativi, i risultati commerciali siano i medesimi, con la conseguenza che alla produzione arriva ben poco. Il punto è che la filiera degli agrumi, per i produttori, è sempre in perdita, soprattutto in virtù dei rapporti di forza con il settore retail che, nel reparto ortofrutta, spesso offre agrumi a prezzi così bassi, che le marginalità per gli agricoltori sono prossime allo zero".

Lo stesso ragionamento vale per l'industria, che può permettersi di acquistare solo agrumi a basso prezzo, in quanto vessata dalle quotazioni internazionali dei derivati, notevolmente al di sotto dei costi di produzione. Il contesto è infatti quello di un dialogo con le multinazionali in cui non c'è l'ascolto o, nella migliore delle ipotesi, si parlano lingue diverse. Tutto ciò purtroppo in un comparto afflitto, tra gli altri problemi, anche dal fatto che l'arancia rossa siciliana viene quotata alla stessa stregua del prodotto che arriva da Sudafrica, Brasile o Argentina.

Agrumi-Gel: Salvatore Imbesi parla degli accordi di filiera con Ortogel

"Il risultato è che si innescano meccanismi per cui o accetti le quotazioni proposte o muori! D'altra parte - continua Salvatore Imbesi - come noto, la grande distribuzione organizzata non svolge certo alcuna funzione filantropica, avendo con unico obiettivo fare profitto e portare a casa il risultato. E d'altra parte, le discussioni sulle materie prime, sui volumi, sullo stato dell'agricoltura, sui costi industriali non sono previste al tavolo delle multinazionali, in quanto questioni meramente  private".

"Le catene della grande distribuzione organizzata, a tutela del carrello del consumatore finale, puntano sui volantini sottocosto e sull'abbassamento dei prezzi come principale elemento della propria strategia di marketing. Un meccanismo devastante, che nella migliore delle ipotesi ha fatto perdere di vista la percezione del giusto valore di un prodotto alimentare, per cui l'unico valore sembra essere quello scontato, anzi sottocosto. Credo sia sotto gli occhi di tutti come la triste verità che si cela dietro un prezzo al di sotto dei costi di produzione sia avere agricoltori indebitati, rincorsi dalle banche, e che per necessità - avendo perso ogni potere contrattuale - devono lavorare in perdita".

"Non mi stancherò mai di dire - conclude Imbesi - che sotto accusa sono le distorsioni lungo la filiera, la mancanza di regole certe in merito ai volumi movimentati, ma anche le importazioni incontrollate dall'estero, favorite spesso dagli accordi commerciali agevolati stipulati dall'Ue, talvolta fortemente contestati. Anche perché nei Paesi di origine, soprattutto quelli extra-Ue, non solo è permesso l'uso di principi attivi che in Europa sono vietati da 40 anni, ma anche perché le produzioni sono realizzate in condizioni di dumping sociale, per via del basso costo della manodopera".

Contatti:
Ortogel Spa

C.da Balchino Zona Industriale 
95039 Caltagirone (CT) (Italy)
Tel.: +39 0933 1902800
Cell.: +39 348 8949166
Email: info@ortogel.com
Web: www.ortogel.com