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Genotipi promettenti per una rinnovata limonicoltura

L'Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del CNR di Palermo è da 40 anni lavoro su programmi di miglioramento genetico su limone, seguendo due principali strategie di selezione. Ne abbiamo parlato con Sergio Fatta Del Bosco, Francesco Mercati e Loredana Abbate,ricercatori presso il suddetto Istituto.  

"La prima strategia si sviluppa attraverso approcci non convenzionali, quale l'utilizzo di biotecnologie, mentre la seconda si basa sulla selezione clonale. I programmi adottati sono stati finalizzati al miglioramento delle caratteristiche agronomiche del limone, principalmente in termini di quantità e qualità della produzione, e la selezione di genotipi innovativi per la tolleranza/resistenza al malsecco, fitopatia devastante per i limoneti nel bacino del Mediterraneo", spiegano i ricercatori

LCNR58 

"Attraverso l'impiego di biotecnologie cellulari, importate dal Dott. Nicasio Tusa a seguito della sua esperienza presso il Citrus Research and Education Center dell'Università della Florida (USA) - proseguono i tre ricercatori - sono stati generati ibridi triploidi (apireni) di limone, utilizzando un sistema basato sulla costituzione di ibridi somatici allotetraploidi attraverso la fusione di protoplasti, da utilizzare successivamente in incroci tradizionali di ritorno con il limone Femminello. Gli ibridi triploidi di limone generati sono stati propagati in campo e attualmente sono disponibili i dati relativi le caratteristiche vegeto-produttive e di tolleranza alle infezioni naturali di Phoma tracheiphila, agente patogeno del malsecco, evidenze che sottolineano il grande potenziale dei genotipi selezionati nel nostro Istituto". 

"Nell'ambito del suddetto programma finalizzato al miglioramento genetico di limone - spiegano ancora Abbate, Fatta e Del Bosco - sono state inoltre ottenute piante ibride (vedi nella foto accanto) di limone Femminello (generate da fusione di protoplasti), caratterizzate dal possedere nucleo di limone Femminello e citoplasma di arancio Valencia, la cui resistente al malsecco è nota; anche questi nuovi genotipi sono stati propagati in campo e attualmente sono disponibili i dati consolidati sia sulle loro caratteristiche agronomiche che sul comportamento nei confronti del Phoma (HortScience 2000, Plant Molecular Biology 2018)".

"Per quanto riguarda il lavoro di selezione clonale - riferiscono gli esperti - sono state individuate decine di entità raccolte negli areali di maggiore interesse per la limonicoltura siciliana e mediterranea e sottoposte a valutazioni agronomiche e di resistenza a fitopatie nei campi sperimentali dell'IBBR-CNR di Palermo. Uno dei prodotti più interessanti è certamente il limone LCNR58, selezionato nell'areale di Lascari (Palermo). Questo genotipo è un limone cv Femminello che ha subito mutazioni naturali, tali da sviluppare interessanti proprietà. La pianta è mediamente vigorosa, caratterizzata da elevata e costante produttività di frutti di alta qualità, che si presentano intensamente colorati, succosi, di buone dimensioni, con buccia liscia e uniformemente distribuiti nella chioma, con un'importante tolleranza alle infezioni naturali di malsecco. E' quindi un genotipo che merita un grande interesse e un'ampia diffusione in coltivazione intensiva".

Abbate, Mercati, Fatta Del Bosco 

L'attuale gruppo di lavoro continua a portare avanti i programmi di miglioramento genetico e selezione attraverso l'impiego delle più moderne biotecnologie basate su approcci molecolari per l'individuazione dei tratti associati ai più importanti caratteri di interesse agronomico.

Contatti:
loredana.abbate@ibbr.cnr.it
sergio.fatta@ibbr.cnr.it 
francesco.mercati@ibbr.cnr.it