"C'è chi lo fa già, e chi dovrebbe iniziare a farlo". Inizia così la riflessione di un operatore che rifornisce la Grande distribuzione organizzata italiana, riferendosi a una maggiore digitalizzazione dell'offerta.
"Credo che la digitalizzazione possa favorire i processi commerciali. Si entra in una piattaforma online, il fornitore o potenziale tale inserisce tutte le specifiche del prodotto, allegando delle foto, e fa la sua offerta. E' solo a quel punto che il buyer vaglia se tale offerta faccia al caso suo o meno. Non ci sono rapporti diretti, al telefono o via email, ma tutto avviene tramite smartphone o PC", continua l'operatore.
Foto d'archivio
Normale chiedersi quale sia il vantaggio, dato che viene eliminata la "maniera diretta" di interagire. Quella tanto agognata in questi tempi di pandemia. "E invece - dichiara l'operatore - persino il buyer potrebbe trarne beneficio, con uno sgravio di lavoro in termini di scrematura dell'offerta a monte e meno gatte da pelare. Inoltre, tutti i produttori/fornitori e potenziali tali avrebbero la loro occasione di farsi conoscere".
Secondo l'operatore, infatti, al di là della mera problematica legata al prezzo, manca proprio la possibilità di penetrare il mondo della Gdo. "Il sistema potrebbe essere cambiato: i vari passaggi necessari a presentarsi rendono tutto molto più lento e burocratico. E' un problema di impostazione del lavoro. Per esempio, ci sono produttori che realmente potrebbero fare la differenza sui mercati, ma che alla fine non riescono neanche ad avvicinarsi a una catena distributiva. Non si comprende, però, che in questo modo ci perdiamo tutti".