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Le reazioni sul nuovo termine del 30 giugno 2021

Confagricoltura: "La rete di imprese di qualita' altera la concorrenza"

Dopo l'articolo pubblicato su FreshPlaza qualche giorno fa, Confagricoltura Ferrara interviene per stigmatizzare la Rete di imprese agricole di qualità, nell'ottica che solo le aziende iscritte potranno lavorare con la Gdo, a partire da luglio 2021. 

"Qualche giorno fa - esordisce Paolo Cavalcoli, direttore di Confagricoltura Ferrara - il presidente dell'Associazione Distribuzione Moderna ha sottolineato (cfr. Freshplaza del 21/01/2021), con una punta di amarezza, che il termine per iscriversi alla Rete del lavoro agricolo di qualità al fine di poter lavorare con la GDO, è slittato di sei mesi. Credo che invece dovrebbe compiacersene, se non vuole correre il rischio di non riuscire ad approvvigionare di prodotti italiani (riconosciuti come i più sicuri al mondo) i propri supermercati, dovendo incrementare le importazioni dall'estero, dato che alle aziende straniere l'iscrizione alla Rete non è richiesta".

"Di questo dovrebbero preoccuparsi anche i sindacati dei lavoratori, perché se le aziende non dovessero più trovare sbocchi per i loro prodotti, queste finirebbero per chiudere, e i relativi lavoratori per trovarsi dall'oggi al domani senza un lavoro. Tutto ciò premesso, mi chiedo come ci possa essere qualcuno che davvero creda che alla produzione agricola italiana serva questo ulteriore elemento di distinzione".

Paolo Cavalcoli

Continua il direttore: "Consentire uno sbocco di mercato solo alle imprese agricole iscritte alla Rete significa alterare in modo surrettizio la libera concorrenza e limitare l'attività di impresa. Tanto più se si considera che la mancata iscrizione alla Rete non è sinonimo di occupazione irregolare, giacché l'iscrizione viene negata anche in presenza di violazioni amministrative lievi e meramente formali che, in alcuni casi, nulla hanno a che vedere con la regolarità del lavoro".