Nelle province pugliesi di Lecce, Brindisi e Taranto rimane ancora vietato l'impianto delle specie arboree come agrumi, pesco, mandorlo, albicocco, susino e ciliegio, un divieto che viene esteso anche alle cultivar esotiche come avocado, mango e papaia.
Queste specie, infatti, sembrano non essere completamente resistenti o tolleranti alla Xylella fastidiosa, nonostante ci siano, però, studi scientifici recenti, da parte del Cnr di Bari e della Regione Puglia, i quali dimostrano invece che la presenza di questo organismo nocivo ha una percentuale di infezione molto più bassa su queste piante, specie su mandorlo e ciliegio.
Un vasto areale, già duramente colpito dal batterio, in cui si rischia di non poter impiantare produzioni fondamentali per l'intero comparto agricolo, coltivazioni note anche per la loro elevata redditività economica. Negli ultimi mesi, diverse sono state le attenzioni delle associazioni di categoria finalizzate alla gestione della problematica, ma, ad oggi, manca ancora il via libera regionale e nazionale alla possibilità di attuare la diversificazione produttiva in area infetta, nelle suddette provincie pugliesi, cui sono destinati 25 milioni di euro dal Piano per la rigenerazione.
Pertanto, si ritiene sia necessario autorizzare il reimpianto di altre specie arboree, senza escludere l'istituzione di una organizzazione in grado di coordinare le azioni e garantire un adeguato utilizzo delle risorse previste.