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Per i pomodori il 2020 si e' concluso in maniera deludente

In Spagna, il crollo delle temperature ha portato alle stelle i prezzi dei pomodori all'inizio del 2021. Non è stata una cattiva notizia per i coltivatori che, al momento, sono in produzione altrove. Verso la fine del 2020, i prezzi non erano male grazie all'ottima domanda. Nonostante, ciò uno sguardo alle cifre mostra che la fine del 2020 per i pomodori è stata in qualche modo più misera, con quotazioni in media più basse in Paesi Bassi e Spagna, tra gli altri, rispetto agli ultimi cinque anni.

Sulla base dei dati della Commissione Europea relativi ai pomodori fino alla 53ma settimana del 2020, il tipico picco nei prezzi di dicembre non si è verificato. La linea rossa nel grafico qui sotto resta al livello di novembre, dopo un altro notevole picco a ottobre.

Senza dubbio, la pandemia di Coronavirus ha giocato un ruolo. A dicembre, le misure anti-Coronavirus si sono inasprite ancora una volta in sempre più paesi, causando un ulteriore colpo al settore della ristorazione e del catering, mentre i coltivatori hanno assistito alla scomparsa delle loro vendite o almeno a un loro notevole calo. Una nuova battuta d'arresto, in un anno già difficile soprattutto per quanto riguarda i pomodori sfusi, che tradizionalmente vengono maggiormente venduti al settore del catering.

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Analisi dei grafici
Il 2020 è stato particolare, caratterizzato da un fenomeno di accaparramento delle merci molto marcato quando il coronavirus ha colpito l'Europa a marzo e dalla drastica riduzione delle importazioni di pomodori marocchini. Il periodo estivo non è stato degno di nota in termini di prezzo, ma poi è stato seguito dal suddetto picco nei prezzi a ottobre, dovuto in parte al caldo estremo e in parte alle produzioni più basse. Il difficile periodo estivo e il picco di ottobre può essere rilevato a livello europeo.

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Se prendiamo in considerazione la situazione per singolo paese, tenendo conto che si tratta di medie e che la situazione potrebbe essere diversa a seconda del segmento, saltano all'occhio i dati relativi alla Spagna, che nel grafico per il 2020 mostra una linea rossa parecchio discosta da quella verde che indica l'andamento medio dei cinque anni.

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A dicembre 2020, il prezzo medio risulta essere più basso di quello del 2019 e della media dei cinque anni. Il leggero incremento ricorrente a dicembre non si è verificato, quest'anno. Infatti, con una media di 0,01 euro, il prezzo è stato persino più basso rispetto a quello di novembre. E questo, nonostante l'inizio della stagione spagnola sia stato comunque buono (benché poco dopo ci siano state proteste e distruzioni dei prodotti su tutta la linea per quanto riguarda le verdure prodotte in serra).

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Nei Paesi Bassi, il paese che presenta margini ridotti, le linee dei grafici sono più ravvicinate durante tutto l'anno. Come di consueto, i prezzi sono aumentati a dicembre 2020, quando nei Paesi Bassi la produzione avveniva sotto luce artificiale, mentre i coltivatori degli impianti non illuminate restavano fermi e procedevano alla rotazione delle colture. Nel 2020 non è stata raggiunta la media dei cinque anni. Tuttavia, il prezzo medio si è mostrato comunque leggermente più alto rispetto a quello della fine del 2019. Con un prezzo medio al di sopra di quello della media quinquennale da agosto, il timore di avere una stagione deludente non sembra essersi avverato, sebbene i singoli coltivatori potrebbero avere opinioni diverse a seconda dei propri mercati di vendita.

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Infine, se si osservano Italia e Francia, gli altri due paesi presi in analisi, sorprende che a dicembre non ci siano dati relativi alla Francia. La superficie coltivata a pomodori è limitata, soprattutto viste le dimensioni del paese, dove la produzione sotto luce artificiale è persino più piccola.

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In Italia dicembre è terminato con un prezzo medio al di sotto della media quinquennale. Tuttavia, da agosto il prezzo è stato costantemente molto più alto rispetto al 2019.

Data di pubblicazione: