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Andrea Montagna: con maggiore scelta sullo scaffale migliorano le vendite

Quarta gamma: nel 2020 calo del 7 per cento, ma non per tutti

"L'annata 2020 è stata certamente da dimenticare, per la IV gamma, ma nel calo generalizzato c'è anche chi ha mantenuto le posizioni e chi ha avuto anche piccoli incrementi". Lo afferma Andrea Montagna, presidente Unione Italiana Food IV gamma, il quale aggiunge: "Quei punti vendita che hanno uno 'scaffale che parla', con tante referenze e di tante marche, che non offrono solo la monomarca private label a 0,99 euro, hanno contenuto le perdite e qualcuno ha pure venduto di più. Il consumatore è attirato dalla profondità dell'offerta e dalla possibilità di scegliere. Negli Stati Uniti, la IV gamma è aumentata durante il Covid, perché è stata vista come garanzia di maggiore salubrità".

Andrea Montagna, presidente Unione Italiana Food IV gamma, in una foto d'archivio 

Le insalate in busta, che rappresentato l'80% del venduto di IV gamma, in novembre avevano contenuto le perdite all'1,6%, ma già in dicembre, a fronte delle nuove restrizioni, sono calate del 3,5%. 

"Le ciotole, tipica proposta per chi pranza fuori casa, sono calate del 29%, a fronte di una crescita che era stata invece esplosiva, negli ultimi anni. E' ovvio che, quando la situazione tornerà alla normalità, tutte queste referenze avranno la possibilità di recuperare il tempo perduto".

C'è anche un problema di materia prima, in questi giorni. Le alte temperature di novembre hanno causato una 'maturazione' anticipata della valerianella, con una perdita di prodotto del 25%. Probabilmente, fino a metà febbraio si avrà una carenza per questa referenza.

"Nonostante il periodo - conclude Montagna - gli investimenti non possono fermarsi. Negli Stati Uniti, la crescita è proseguita anche perché hanno una shelf life maggiore. Occorre continuare a investire nella ricerca per rimanere al passo ed essere pronti quando si avrà la tanto auspicata ripresa".