Sebbene la Polonia sia relativamente nuova alla coltivazione commerciale dei lamponi, il paese è diventato il maggiore produttore di lamponi dell'Unione Europea. Tra il 2006 e il 2016, la coltivazione polacca di lamponi è raddoppiata e la superficie coltivata è aumentata fino a 29.300 ettari. Nel 2020, la produzione polacca di lamponi è stata di 116mila ton, con un incremento del 53% rispetto al 2019. L'80% dei lamponi polacchi viene trasformato in succo o in marmellata. La Polonia è diventata anche un grande esportatore di mirtilli surgelati, soprattutto verso i mercati UE.
La maggior parte delle aziende agricole non sono irrigate e dipendono da condizioni climatiche favorevoli. Nonostante la siccità primaverile e il gelo, le varietà di lamponi hanno prodotto un raccolto abbondante in primavera. Le piogge a maggio e giugno hanno assicurato, inoltre, un buon raccolto per tutte le varietà autunnali. In Polonia, i lamponi raccolti in autunno rappresentano il 60% della resa totale. Le varietà autunnali polacche possono fruttificare fino a ottobre.
I lamponi polacchi vengono raccolti a mano e, negli ultimi anni, i coltivatori hanno sperimentato una carenza stagionale di manodopera. Nel 2020, le restrizioni Covid-19 hanno precluso a molti braccianti ucraini di recarsi in Polonia: ciò ha dunque incrementato i costi di manodopera per i produttori locali.
Fonte: USDA