Per la stagione 2020/21 è previsto un incremento anno su anno del 7,5% per il raccolto di agrumi nell'Unione europea, che arriverà a 11,4 milioni di tonnellate. L'incremento previsto è dovuto alle condizioni climatiche favorevoli registrate nei principali Paesi produttori di agrumi nell'Ue e alla ripresa riscontrata rispetto alla stagione scorsa.
La ripresa nella produzione Ue e la domanda globale più alta per gli agrumi derivata dalla pandemia potrebbero incrementare le esportazioni Ue verso i mercati strategici e scoraggiare le importazioni. I mercati d'esportazione strategici per gli agrumi europei continuano a essere Canada, Medio Oriente e Cina, seguiti da Svizzera, Norvegia e Serbia.
Per la stagione 2020/21, il dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti (USDA) prevede un incremento del 5,6% nel raccolto di agrumi Ue, fino a 6,5 milioni di ton. In questo anche l'espansione della superficie coltivata ad arance prevista in Italia gioca un ruolo. L'areale dedicato ad arance in Europa aumenterà dello 0,8% a 281.226 ettari.
La stima relativa al raccolto di mandarini ammonta a 3,1 milioni di ton, con un incremento previsto del 10%. Inoltre, l'USDA stima che la coltivazione dei limoni in Ue aumenterà dell'11% a 1,6 milioni di ton. Si stima che il raccolto di pompelmi Ue rimanga invariato a 96.000 tonnellate.
Fonte: USDA