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Varieta' di Cherimoya coltivate in Sicilia commercialmente promettenti

Ricercatori dell'Università di Palermo, in collaborazione con l'Università di Torino, hanno valutato la qualità dei frutti di quattro cultivar internazionali (Campas, Chaffey, Fino de Jete, White) e tre locali (Daniela, Torre1 e Torre2) di Cherimoya (Annona cherimola). A questo scopo, sono stati valutati i tratti pomologici, gli attributi sensoriali, i parametri fisico-chimici (pH, solidi solubili totali e acidità totale), la composizione nutrizionale (macro e micro nutrienti) e i valori nutraceutici (composti bioattivi e proprietà antiossidante).

Tra le sette cultivar osservate, Fino de Jete è stata identificata come la migliore, non solo per i suoi attributi commerciali, come i tratti pomologici e i valori fisico-chimici, ma anche per la sua composizione nutrizionale. Mentre Chaffey e Daniela sono risultate le cultivar con il più alto contenuto di polifenoli, proantocianidine e con la più forte capacità antiossidante. Per quanto riguarda i due ecotipi locali, Torre1 e Torre2, hanno mostrato un profilo nutrizionale equilibrato che, se combinato con i loro discreti valori nutraceutici, fisico-chimici e pomologici, può portare ad una rivalutazione del loro impatto commerciale.

Questi dati, pubblicati il 24 dicembre 2020, forniscono informazioni interessanti sulle proprietà pomologiche, nutrizionali e nutraceutiche dei frutti di cherimoya.

"In questo studio, abbiamo dimostrato l'alta qualità complessiva dei frutti di cherimoya raccolti da piante coltivate in Sicilia, in termini di attributi pomologici, fisio-chimici, nutrizionali e nutraceutici. I nostri risultati hanno mostrato una grande variabilità tra le sette cultivar osservate e possono contribuire a definire meglio il potenziale impatto commerciale delle diverse cultivar - riferiscono i ricercatori - In particolare, la nostra analisi ha mostrato che Fino de Jete è una cultivar commercialmente apprezzata per i suoi attributi pomologici e fisico-chimici, oltre agli elevati valori nutrizionali. D'altra parte, anche la cultivar locale Daniela ha mostrato buoni attributi commerciali e buone proprietà nutraceutiche. La cultivar White è risultata la cultivar meno richiesta dal mercato, oltre ad avere bassi attributi pomologici, aveva valori nutrizionali e nutraceutici ridotti. Infine, i due ecotipi locali, Torre1 e Torre2, hanno mostrato attributi qualitativi paragonabili a quelli misurati nelle cultivar internazionali. I nostri risultati, oltre a promuovere l'impatto commerciale delle cultivar locali, possono aumentare l'uso delle singole cultivar nei programmi di miglioramento genetico."

Fonte: Gentile Carla, Mannino Giuseppe, Palazzolo Eristanna, Gianguzzi , Perrone Anna, Serio Graziella, Farina Vittorio, "Pomological, Sensorial, Nutritional and Nutraceutical Profile of Seven Cultivars of Cherimoya (Annona cherimola Mill)", 2021, Foods, Vol. 10 (1).