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Mela Rosa dei Monti Sibillini: proprieta' nutraceutiche di un'antica cultivar italiana

La "Mela Rosa dei Monti Sibillini" è un'antica cultivar di mele del centro Italia. Ricercatori dell'Università di Camerino, in collaborazione con le Università di Bologna e Padova, hanno caratterizzato gli estratti (da materiale liofilizzato ed essiccato) di nove campioni di "Mela Rosa dei Monti Sibillini" e valutato l'attività antiossidante e antinfiammatoria. Gli estratti sono stati analizzati mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni, accoppiata con rivelatore a serie di fotodiodi e spettrometria di massa (HPLC-DAD-MS) per 20 sostanze fitochimiche.

Gli estratti ottenuti dal materiale liofilizzato (Extract Lyophilized Material) sono risultati più ricchi di composti polifenolici rispetto a quelli ottenuti da materiale essiccato (Extract Dried Material).

In generale, gli estratti di questa mela contengono quantità degne di nota degli analiti studiati rispetto alle mele delle varietà commerciali Annurca, Golden Delicious e Granny Smith utilizzate come riferimento.

L'analisi delle componenti principali (PCA) ha rivelato che la parte del frutto sembra avere un'influenza significativa sulla composizione chimica dell'estratto finale: gli estratti della buccia hanno mostrato livelli più alti di composti fenolici, specialmente epicatechina, procianidina B2 e floridzina, e triterpeni rispetto a quelli della polpa.

"Il materiale liofilizzato ha mostrato una maggiore attività antiossidante rispetto al materiale essiccato - spiegano i ricercatori - La forte capacità antiossidante di questa mela è stata misurata attraverso diversi test specifici. L'estratto da materiale liofilizzato ha ridotto significativamente le specie reattive dell'ossigeno nelle cellule microgliali BV-2 murine attivate da lipopolisaccaridi (LPS). Inoltre, l'analisi della reazione a catena della polimerasi in tempo reale (RT-PCR) ha dimostrato che entrambi gli estratti sono risultati efficaci nel ridurre le citochine e gli enzimi pro-infiammatori nelle cellule BV-2 e nelle cellule mononucleate del sangue periferico. Questi risultati possono favorire la produzione e il consumo di questa antica varietà come fonte di nutraceutici".

Fonte: Joice Guileine Nkuimi Wandjou, Laura Lancioni, Maria Cristina Barbalace, Silvana Hrelia, Fabrizio Papa, Gianni Sagratini, Sauro Vittori, Stefano Dall'Acqua, Giovanni Caprioli, Daniella Beghelli, Cristina Angeloni, Giulio Lupidi, Filippo Maggi, 'Comprehensive characterization of phytochemicals and biological activities of the Italian ancient apple ‘Mela Rosa dei Monti Sibillini’, Food Research International, 2020, Volume 137.


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