La scorsa settimana, il numero di ordinativi di clementine e arance è aumentato in modo significativo, a causa dello sciopero annunciato dai sindacati (relativo ai magazzini di movimentazione e confezionamento degli agrumi), ma che alla fine è stato annullato. "E' stata una settimana folle e solo ora il mercato si è tranquillizzato", afferma l'esportatore valenciano José Manuel Pardo.
Paesi come la Germania e i Paesi Bassi hanno appena iniziato un periodo di lockdown e chiuso aziende e scuole, ma questo non sta avendo un grande impatto sulle vendite di agrumi. "La commercializzazione delle clementine con foglia continua ad andare bene e la domanda tiene, considerando che è un prodotto tradizionale nei mercati all'ingrosso e nei negozi alimentari, e che trova poco spazio sugli scaffali dei supermercati. Nel nord Europa, questa seconda ondata pandemica non sembra aver avuto un impatto diretto sugli acquisti di agrumi", afferma Pardo.
Ma i prezzi sono deludenti, secondo l'esportatore. "In questo momento, stiamo lavorando con le Clemenule, di cui c'è una maggiore disponibilità, anche se con troppi calibri piccoli. Questo è anche il caso delle arance Navelina, che spinge i prezzi verso il basso. La stagione precedente si è conclusa con una domanda altissima, un'offerta limitata e prezzi elevati. Questo ha portato molte aziende ad acquistare all'origine già alla fine di maggio, ed è stato un errore", conclude José Manuel Pardo.
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