L'ultima settimana di novembre 2020, i listini per cavolfiori, finocchi, lattughe, indivia e spinaci hanno mostrato una generale flessione, complice non solo il progressivo e graduale aumento delle disponibilità sui mercati, ma anche una richiesta che non sempre è risultata adeguata. Stabile l'andamento degli scambi per i carciofi sia in termini di volumi che di quotazioni. Infine un calo generalizzato delle quotazioni è stato registrato per le produzioni in coltura protetta, ad eccezione delle zucchine in ragione di un livello di offerta in lieve contrazione rispetto alla domanda.
Ortaggi a foglia: i listini per le principali ortive a foglia hanno mostrato una generale flessione. Per le lattughe i maggiori cali hanno interessato il prodotto di origine pugliese, salernitano e rodigino i cui quantitativi avviati sul circuito commerciale sono stati oggetto di un rallentamento della richiesta. Di contro, nel teramano, l'immissione sul mercato di minori quantitativi di prodotto ha favorito le quotazioni. Non si registrano variazioni per le produzioni laziali, siciliane ed emiliano-romagnole, in ragione di una domanda in linea con le quantità esitate. In contrazione il prezzo medio anche per le indivie, determinato dal trend osservato sulle piazze pugliesi e nel metapontino, dove un calo della richiesta al consumo ha limitato le vendite.
Nessuna grossa novità per i radicchi il cui collocamento è avvenuto regolarmente e sulla base di prezzi sostanzialmente stabili. Solo per il tipo Chioggia autunnale sulla piazza di Brondolo, le quotazioni hanno mostrato una flessione in virtù di una offerta in incremento cui è corrisposta una limitata attività della domanda. Infine, per gli spinaci, il mercato sulle differenti piazze monitorate non ha evidenziato variazioni. Da segnalare solamente l'andamento teso al ribasso osservato nel foggiano e nel salernitano, in considerazione di quantitativi scambiati in calo.
Patate: il mercato si è concluso all'insegna della stabilità sia in termini di volumi scambiati che di quotazioni, nella 48ma settimana del 2020. Le contrattazioni concluse hanno interessato quantitativi di prodotto atti a soddisfare l'immediato fabbisogno della domanda.
Cavolfiori: proseguono le operazioni di raccolta dei cavolfiori in tutti i bacini produttivi del Paese. Al graduale aumento dei quantitativi immessi sul circuito commerciale è corrisposta una richiesta non adeguata, con quotazioni che hanno mostrato una generale flessione. Solo nel rodigino un'offerta in ulteriore assottigliamento ha permesso al listino di beneficiare di rialzi. Rimangono invariati i valori nei restanti areali monitorati.
Finocchi: continuano regolarmente le operazioni di raccolta in tutti i principali areali produttivi con quantitativi disponibili per il mercato in progressivo incremento. Il prodotto che ha presentato un profilo qualitativo soddisfacente, immesso sul circuito distributivo è stato oggetto di una minore attività della domanda. Le limitate contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di prezzi tesi al ribasso. Solo nel napoletano un'offerta adeguata alla richiesta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.
Carciofi: rilevazione all'insegna della stabilità per i carciofi. In tutti i centri di scambio monitorati, le quotazioni medie non hanno infatti evidenziato alcuna oscillazione in ragione di un'offerta in equilibrio con le quantità richieste.
Fagiolini: ultima settimana di mercato per i fagiolini autunnali. Le limitate disponibilità di provenienza laziale e napoletana, esitate sul circuito distributivo e dal profilo qualitativo soddisfacente, sono state regolarmente cedute sulla base di quotazioni stabili.
Ortive a frutto in serra: generale calo delle quotazioni per melanzane, peperoni e pomodori di provenienza siciliana. Tale andamento è frutto di un'offerta che, a causa dell'andamento climatico delle precedenti settimane, si è confermata superiore alla domanda. Trend diametralmente opposto per le zucchine sia chiare che scure, il cui collocamento è risultato spedito, grazie alle maggiori richieste pervenute. Quotazioni invariate invece, per le zucchine laziali ad eccezione delle romanesche, per le quali un live calo del livello produttivo ha favorito i listini.
Fonte: ismeamercati.it