I consumi sono in diminuzione e, di conseguenza, cala anche il numero e l'entità dei trasporti. Secondo Massimo Savini della ditta logistica RLA la diminuzione è, rispetto a un anno fa, compresa fra il 10 e il 20% a seconda del settore. "Chi lavorava per lo più con il canale Horeca - dice Savini - può aver toccato diminuzioni davvero drammatiche, mentre chi opera con la Gdo registra cali meno marcati. Per questo la forbice è ampia ed è impossibile fare una stima precisa".
Massimo Savini
Il Covid "sta erodendo ancor di più la capacità di spesa del ceto medio. Chi ha buon potere d'acquisto, comunque, compra qualcosa in meno, e chi non ha denaro acquista meno per forza. E in questa spirale entra, suo malgrado, anche l'ortofrutta".
"L'auspicio è che il periodo di Natale porti un po' di ossigeno. Ci saranno più pranzi e cene a casa e questo dovrebbe spingere le vendite nei mercati tradizionali, presso i fruttivendoli così come presso la GDO. Dovremmo assistere a un leggero aumento degli acquisti e, quindi, anche dei trasporti".
Il fatto che in questo periodo il gasolio abbia costi piuttosto bassi rispetto al passato, è indice della minor richiesta a livello globale. "Ma alla fine dei conti il vantaggio è minimale. Si avrebbe un margine significativo se si facessero molti trasporti, ma facendone meno non c'è un guadagno significativo".
Conclude Savini: "Credo che il 2021 sarà un anno interlocutorio, in cui si dovranno stringere i denti. Non basterà l'iniezione del vaccino, ma ci vorrà anche una iniezione di denaro a tutto il sistema economico-imprenditoriale".
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