Mentre altri zone hanno già concluso la produzione, restano gli ultimi scampoli della campagna dell'uva da tavola di Canicattì IGP. Come è ben noto, queste uve a marchio riguardano solamente la varietà Italia, anche se il territorio produce un po' tutta la gamma della tradizione siciliana. Ne abbiamo con Salvatore Lodico, presidente del Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola di Canicattì IGP, il quale ha sottolineato l'ottima qualità produttiva di questa campagna 2020.
Salvatore Lodico
"Per noi si è trattato di una delle migliori campagne produttive degli ultimi anni - ha detto il presidente Lodico - Ricordo raramente gradi Brix che siano andati, come questa volta, dai 17 ai 24, con un sapore che ha esaltato al massimo il retrogusto di moscato. Ma, a fronte di una qualità generalmente da buona a ottima, non si sono visti prezzi altrettanto soddisfacenti. Se da una parte è vero che molte partite hanno ottenuto un prezzo alla produzione di 70 centesimi di euro al kg e oltre, dall'altra la stragrande maggioranza del prodotto è stata conferita a circa 40 centesimi di euro".
"Anche se, di fatto, l'uva Italia può presentarsi con diversi livelli qualitativi, a seconda dei vigneti, è anche vero che su tutta la linea sono mancati quei 10/20 centesimi di euro al kg che avrebbero dato il giusto valore a un prodotto che, obiettivamente, lo meritava quest'anno. Adesso restano le ultime partite di uva ancora sulle piante, ma i giochi sono ormai fatti e difficilmente si registreranno colpi di coda nella commercializzazione".
Questo 2020 si sta per chiudere all'insegna di una grande qualità produttiva con prezzi, come abbiamo visto, non del tutto adeguati e soprattutto non soddisfacenti per il comparto produttivo. "Anche se - ha sottolineato Lodico - siamo finalmente usciti da quel tunnel disastroso che ha visto il settore soffrire per due anni di seguito, prima con il fenomeno del cracking sugli acini, e poi con la crisi del prezzo".
Nel contesto, abbiamo chiesto al presidente Lodico di parlarci delle novità sul piano dell'export e la risposta è stata sorprendente, per certi versi. "Mentre i volumi verso le destinazioni tradizionali del centro e nord Europa anche quest'anno hanno seguito un trend ormai cristallizzato, specialmente verso la Francia - ha risposto l'intervistato - non abbiamo potuto fare a meno di registrare un incremento della richiesta da parte di Spagna e Portogallo. La ragione è da ricercare in un probabile decremento delle produzioni spagnole, che sono state integrate con quelle siciliane per assolvere alla domanda interna ed estera di riferimento. Altra novità, per quanto ci riguarda è la riapertura del Canada che, con le dovute certificazioni fitosanitarie, ha nuovamente richiesto il nostro prodotto".
"L'areale di Canicattì, sebbene al di fuori del marchio IGP, negli ultimi tempi è interessato dall'innovazione varietale verso le uve apirene – conclude Lodico - Non possiamo, a livello territoriale, prescindere da quel che succede sui mercati e pertanto ci stiamo adeguando alle crescenti richieste in questo senso".
Contatti
Consorzio per la Tutela e la
Promozione dell'uva da tavola
di Canicattì I.G.P.
C.da Carlino, snc
92024 Canicattì (AG)
Tel.: +39 333 2454985
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