Nonostante l'accelerazione delle ultime settimane, in Italia la crescita delle insegne discount non è un fenomeno di breve periodo e il successo arriva da lontano.
Un'onda lunga, con una quota di mercato che oggi è prossima al 20%, e un fatturato per metro quadrato che ha raggiunto quello dei supermercati. E' quanto Romolo De Camillis, retailer director di NielsenIQ, evidenzia in un suo post su LinkedIn.
I commenti scaturiti tra gli operatori del settore retail sono stati interessanti. Ne elenchiamo alcuni.
Quasi tutti concordano sul fatto che la risposta sarebbe da ricercare nel format. "Il discount cerca di assomigliare al supermercato per avere un appeal superiore mentre il supermercato cerca di assomigliare al discount per attrarre" si legge. "I discount hanno ridotto e quasi azzerato la forbice assortimentale e qualitativa con i supermercati. Ma è soprattutto la clientela che premia chi ha fatto uno sforzo per coniugare prezzo e qualità".
E ancora si sottolinea: "La semplicità dell'acquisto legato all'evoluzione del format e all'adeguamento degli assortimenti, con la componente prezzo, ha creato l'equazione vincente che ha determinato la progressione dei discount".
C'è chi evidenzia che "con costi mediamente del 50% in meno, avere le stesse vendite al metro quadrato vuol dire averle doppie in quantità. Bisogna però sottolineare che, durante il lockdown, i discount localizzati spesso più perifericamente rispetto ai negozi di prossimità hanno avuto meno occasioni di crescita. Il lockdown attuale, che consente maggiore mobilità alla clientela, li privilegia".