In Spagna il consumo di carciofi è aumentato del 20% negli ultimi 12 mesi, passando da una media di 2,5 kg pro capite a 3 kg. Secondo le dichiarazioni fatte a Efeagro dal presidente del Consorzio per i carciofi della Spagna, Antonio Galindo, l'incremento delle vendite, che ha coinciso con la diffusione della pandemia, è una conseguenza della ricerca di "alimenti particolarmente salutari" da parte del consumatore che fa riferimento alla dieta mediterranea.
"Tipicamente il prodotto si consuma prevalentemente nelle zone di produzione, ma ora anche molte altre zone del paese, soprattutto alcune a nord, si sono aggiunte a questa tendenza".
Secondo Galindo, il consumo maggiore di questo prodotto tradizionale non è il risultato di una semplice moda, ma del fatto che si tratta di un prodotto sano e le nuove generazioni di consumatori sono sempre più interessate a questo aspetto.
Una produzione nazionale per tutto l'anno
In Spagna, sono 14mila gli ettari dedicati alla produzione di carciofi, che avviene per tutto l'anno. Di questi, 6mila ettari si trovano a Campo de Cartagena e nella Valle del Guadalentín, nella Regione di Murcia. Altri 2.500 ettari di trovano a Vega Baja de Alicante e altri 1.000 a Navarra, che possiede l'indicazione geografica protetta (IGP) Alcachofa de Tudela. La zona di produzione rimanente è distribuita tra Andalusia, Catalogna e Madrid.
La zona di Tudela e le altre di Navarra producono a ottobre e novembre e poi riprendono la campagna da febbraio a maggio. A novembre, la campagna comincia a Vega Baja de Alicante e a Murcia e quando arriva il caldo estivo, ci sono i carciofi di Zafarraya, a Granada, che crescono a 1.200 metri di altitudine.
La produzione spagnola di quest'anno dovrebbe arrivare a 230mila ton, ovvero il 4,5% in più rispetto al 2019.
Una grande parte della produzione spagnola di carciofi, il 70% circa, viene venduta in lattina e la Francia è il principale mercato d'esportazione. Quest'anno, secondo Galindo: "All'origine si stanno registrando prezzi e guadagni migliori rispetto al 2019".
Fonte: efeagro.com