Non c'è brillantezza ma, piuttosto, un clima di moderata sfiducia. E questo rallenta le compravendite. E' uno dei concetti espressi da Roberto Boscolo, presidente del gruppo grossisti del Maap, Mercato agro alimentare di Padova.
"E' noto che i Mercati, in tutta Italia, hanno costanti rallentamenti negli ultimi 25 anni. E questo è accaduto in concomitanza con lo sviluppo della Gdo, ma la colpa è soprattutto nostra per non aver preso contromisure adeguate. Credo che si possa ancora fare qualcosa, ma occorre farlo in fretta".
Veduta esterna del Maap
Boscolo, che è presidente del gruppo grossisti da pochi mesi, fa tesoro dell'esperienza del primo lockdown: "I consumatori hanno preferito i negozi di prossimità, le consegne a domicilio, gli ambulanti di fiducia, segno che un ritorno alla qualità e ad acquisti più ragionati è ancora possibile. Come presidente, cercherò di valorizzare questa categoria commerciale che, partendo dai produttori, funge da anello finale nei confronti di un consumo di qualità alta e a buon prezzo".
L'interno del Maap in una foto d'archivio
Boscolo non concorda con la decisione nazionale di lasciare aperti i supermercati di domenica anche in questo periodo di crisi da coronavirus. La chiusura domenicale della Gdo sarebbe un vantaggio per tutti, anche per la Gdo stessa, che a volte apre solo per non essere da meno della concorrenza, ma lasciando scontenti i dipendenti e penalizzando il piccolo commercio.
"Durante il primo lockdown - precisa Boscolo - le esportazioni della maggior parte dei nostri grossisti avevano registrato un calo attorno al 20%, ma compensato almeno in parte dall'aumento degli acquisti da parte dei negozi e ambulanti. Oggi non è più così, nel senso che l'export diminuisce, ma il canale tradizionale non compensa tali perdite".
"Valorizzare i piccoli negozi rispetto alle grandi superfici - conclude il presidente - va a vantaggio non solo dei mercati all'ingrosso, ma di tutto il tessuto sociale delle città".