Il pomodoro da mensa è una referenza molto segmentata ed estremamente rappresentativa dell'agricoltura siciliana: essa produce, da sola, circa la metà del prodotto italiano. La stagione orticola, peraltro, è entrata nel vivo da alcune settimane e, nel clima di incertezza sanitaria correlato alla pandemia mondiale, è sempre attuale fare il punto della situazione. Questa volta, il nostro interlocutore è Giovanni Iuvara, amministratore della ProAgri, il quale ci ha parlato del rapporto tra offerta e domanda e dei prezzi del momento.
Giovanni Iuvara
"Allo stato attuale - ha detto Iuvara - si riscontra una domanda di prodotto che supera l'offerta. Ciò è dovuto ai bassi quantitativi di prodotto disponibili, derivanti dagli scarsi livelli produttivi delle coltivazioni. Un ruolo, in tal senso, è espresso dalle particolari condizioni climatiche e, soprattutto, dalle varie fitopatologie cui sono soggette le coltivazioni di pomodoro. I prezzi, di conseguenza, si mantengono elevati".
"Per la nostra azienda - specifica l'esperto - le cose stanno un po' diversamente, perché abbiamo la possibilità di attingere da numerosi produttori e, pertanto, procediamo nella commercializzazione a ritmi piuttosto sostenuti. Al momento, il prodotto più richiesto dai mercati italiani ed esteri è il pomodoro ciliegino, seguito dal pomodoro plum e mini plum".
Sopra, i prezzi al M.O. di Vittoria (RG) che fa da riferimento a livello nazionale. Al momento, le quotazioni sono abbastanza soddisfacenti, ma seguono un periodo nero (praticamente tutta l'estate 2020); si è arrivati a pochi centesimi di euro al kg e si è registrato finanche del prodotto invenduto.
Certamente, il problema del TBRFV c'è, ed è imperversante. Si tratta di capire quali sono e saranno le ripercussioni sulla commercializzazione, tenuto conto pure della concorrenza estera. Per fare ciò, bisogna capire come si sta preparando la produzione italiana per arginare il fenomeno e come sta reagendo la produzione europea.
"Il Tomato Brown Rugose Fruit Virus è, per il suo meccanismo di azione e per la recente comparsa nei nostri areali, una problematica davvero importante - chiarisce l'esperto - che va ad aggiungersi a varie altre emergenze fitosanitarie, Tuta absoluta in primis. L'insieme dei fattori sta comportando elevate perdite di produzione. Per arginare il problema, sia a livello nazionale che europeo, si deve intervenire innanzitutto prestando massima attenzione al monitoraggio di tale fitopatologia. Nel contempo, bisogna mettere in atto tutte le procedure utili a evitare la sua diffusione".
ProAgri, commercialmente, si rivolge principalmente alla Grande Distribuzione Organizzata, dalla piccola alla grande piattaforma, grazie ad accordi perfezionati nel corso degli anni, basati sulla fiducia e lealtà reciproca.
"Sul territorio rappresentiamo l'eccellenza del ciliegino a marchio IGP di Pachino - conclude Iuvara - del resto, sono anche il vicepresidente di quel sodalizio. Trattiamo in grandi quantità tutto il ventaglio delle orticole tipiche delle coltivazioni siciliane: dal peperone, allo zucchino, passando per la melanzana e le altre referenze. I nostri sforzi aziendali si orientano verso il consumatore finale, perché possa avere il massimo della qualità, che garantiamo attraverso le nostre certificazioni quali GlobalGAP, GRASP e IFS. Altrettanti capisaldi sono i nostri severi protocolli interni, anche in termini di tracciabilità e rintracciabilità. Il grado brix è garantito alla stregua delle caratteristiche organolettiche complessive, l'elevata resistenza ai lunghi trasporti, l'omogeneità di confezionamento e la rapidità di distribuzione".
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