Un pomodoro sottoposto a stress che cresce maggiormente rispetto al normale e presenta qualità superiore. Sono questi i risultati di alcuni test realizzati dai ricercatori della Penn State e dell'Università della Florida in collaborazione con una startup, alla ricerca di metodi alternativi alla modifica genetica degli alimenti, tema ancora controverso.
Il processo utilizzato da questi scienziati prevedeva l'innesto delle radici di due piante diverse, combinando le qualità di entrambe e ottenendo la modifica "epigenetica" dei vegetali. Pertanto, i ricercatori hanno alterato l'espressione dei geni per cambiare il comportamento della pianta, processo alternativo alla modifica genetica.
I ricercatori hanno poi puntato ad un gene presente nelle piante di pomodoro, l'MSH1, che ha la funzione di controllare le risposte allo stress in molte piante. Per poter mettere "ko" queste gene, gli scienziati hanno sottoposto le piante di pomodoro a temperature altissime e a mancanza di acqua, "allenando" il comportamento di questi vegetali, consentendo loro di diventare più adattabili. Il risultato ha visto aumentare del 35% la produttività della pianta, livello mantenuto anche fino a cinque generazioni. Secondo il team, le stesse tecniche potrebbero essere utilizzate con successo anche su altre tipologie di piante.
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Fonte: Yahoo!Finanza