Le esportazioni sudafricane di agrumi dovrebbero raggiungere una cifra record nel 2020. La previsione si basa sull'andamento delle esportazioni fino ad agosto 2020, sull'aumento della produzione, sul picco nella domanda di alimenti salutari e su interruzioni logistiche limitate, dovute alla pandemia.
Gli Stati Uniti sono considerati un mercato premium e si prevede che le esportazioni agrumicole sudafricane verso questo Paese tocchino livelli record nel 2020, con oltre 70.000 tonnellate e un aumento del 10% rispetto al valore precedente (63.544 ton nel 2018). Il commercio agrumicolo tra Sudafrica e Stati Uniti è incoraggiato dall'African Growth Opportunity Act, che permette al Sudafrica un accesso esente da tariffe nei mercati statunitensi.
L'aumento delle esportazioni non è una sorpresa, vista la forte crescita registrata negli ultimi anni nella produzione sudafricana. Crescita guidata principalmente dagli interessanti rendimenti degli investimenti e dai margini di profitto degli agrumi, oltre che dalla reazione degli agrumicoltori al picco nella domanda globale, registrato soprattutto per easy peeler e limoni.
Solitamente il Sudafrica esporta i suoi agrumi da fine marzo ad agosto e questo periodo ha coinciso con il lockdown dovuto alla pandemia, tra marzo e agosto 2020. In ogni caso, tutta la produzione ortofrutticola, tra cui anche gli agrumi, è stata considerata un servizio essenziale durante il lockdown nazionale. Sebbene ci siano state delle difficoltà iniziali in alcuni porti di Città del Capo e Durban, come congestioni, carenze di container e chiusure per periodi limitati dovuti a casi di Covid-19, il settore degli agrumi è riuscito a superarle.
Il settore agrumicolo ha istituito un Comitato di risposta al Covid-19 e il concerto di sforzi da parte di governo, autorità portuali e società di spedizione sono stati fondamentali per assicurare che il Sudafrica raggiungesse dei volumi d'esportazione record.