Il kiwi Dorì biologico si differenzia su tutti i fronti: da quest'anno ogni frutto ha impresso, al laser, il logo Dorì Organic. "Si tratta di un sistema di stampa superficiale che non intacca minimamente la polpa - spiega Giampaolo Dal Pane, presidente del Consorzio - ma si imprime solo sull'epidermide. Abbiamo fatti molti test in quest'ottica e tutti hanno dato risultato positivo".
La raccolta del kiwi giallo Dorì è iniziata l'8 settembre 2020 nel Lazio e sta terminando in questi giorni al nord d'Italia. "Nonostante la gelata abbia portato via una percentuale di prodotto, siamo arrivati a quota 3500 tonnellate, quindi nella media delle previsioni. Le vendite sono iniziate e abbiamo già spedito i primi container in Cina e in Australia".
Sul fronte della qualità, la sostanza secca media si aggira su 18, mentre il calibro medio in magazzino è di 120 grammi. "Il prodotto, sia biologico sia convenzionale, è di un'elevata qualità organolettica. Ma non serve che lo dica io: ognuno può verificarlo in prima persona. Abbiamo quantità importanti per vendite in Italia, in Europa e anche oltreoceano", conclude Dal Pane.