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Covid-19: meglio investire con prudenza

Funghi: si riduce la produzione in Sicilia

La fungicoltura italiana, negli ultimi anni, è cambiata grazie alle moderne pratiche agronomiche, sempre più adattate alle richieste dei clienti finali. I consumi, prima del Covid-19, erano in crescita e, di pari passo, anche le produzioni. Ma qualcosa, almeno in Sicilia, è cambiato sul piano produttivo.

Pleurotus Ostreatus

"C'è forte preoccupazione per l'andamento della crisi sanitaria - dice Gianni Gambino - che ha modificato i consumi, perché con il Covid-19 i trend si sono spostate su referenze ritenute più di largo impiego, lasciando ai funghi un posto di secondo piano. Per questo motivo, abbiamo deciso non solo di iniziare la stagione 2020/21 un po' più tardi, ma di scaglionare le produzioni".

Per questa stagione, l'azienda in questione inizierà la produzione a novembre, per prudenza, e "anche per evitare gli effetti indesiderati derivanti da una clima troppo caldo, come talune fitopatie".

Gianni Gambino, titolare dell'Az. Agr. Funghitaly

"Inoltre diventa sempre più difficoltoso avere delle forniture di substrato di buona qualità - prosegue l'imprenditore agricolo - e, pur pagando in anticipo, si rischia di avere un compost non perfettamente idoneo, perché le variabili di PH, Azoto e Umidità etc. spesso non coincidono con i valori da noi richiesti. Per quanto ci riguarda, il ph deve essere quasi neutro, leggermente alcalino, mentre l'azoto intorno all'1-1,5%, e l'umidità non deve essere di molto superiore o inferiore al 70%. Sono queste le condizioni perfette, ma spesso i fornitori non rispettano i parametri che magari altrove saranno diversi, ma che nella nostra azienda devono essere questi".

"Paghiamo per quello che ordiniamo, non altro! In questo senso, ci stiamo organizzando per inviare dei campioni di substrato a un laboratorio che possa accertare le specifiche contenute nel materiale, al fine di contestare eventuali irregolarità. Sembrerà strano, ma anche un'azienda agricola può avanzare delle contestazioni quando non è soddisfatta di una fornitura. La contestazione non è solo appannaggio dei supermercati, come siamo abituati a vedere e a subire".

In questa azienda si producono funghi Pleurotus Ostreatus (volgarmente detti Pleus) Pleurotus Eryngii (cardoncelli), pioppini (Cyclocybe aegerita) e gialletti (Cornucopiae). Nel 2019, l'azienda ha prodotto e commercializzato circa 115mila kg di funghi, ma nel 2020 i volumi, come accennato, hanno subito una pesante flessione. Le superfici si estendono per 6400 mq.

"Covid permettendo - ha concluso il nostro intervistato - cercheremo di accelerare sulla produzione nei mesi invernali, al fine di recuperare il nostro fatturato. Non possiamo rischiare di vanificare gli sforzi fatti negli anni precedenti. Questi sono tempi in cui deve prevalere la prudenza e il buonsenso, specialmente per un'azienda come la nostra, che è a conduzione familiare".

L'impresa si estende per 6400 mq e poco più della metà della superficie complessiva è adibita alla coltivazione in fungaia. Attualmente, il 95% della coltivazione è destinata al Pleurotus Ostreatus. "Il prezzo medio di vendita per questa varietà è stato, anche quest'anno, di 2,40 euro al kg".

Contatti
Az. Agr. Funghitaly di Gianni Gambino
96011 Augusta (SR)
Tel.: +39 3271994490
Email: [email protected]