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Massimiliano Del Core: 'Bene luglio e agosto, ma la partita si gioca adesso'

Momento cruciale per la campagna italiana dell'uva da tavola

"Siamo circa al 60% della campagna dell'uva da tavola italiana: un momento cruciale dopo un luglio e agosto comunque importanti per la commercializzazione, ma la partita si gioca adesso. Il periodo di transito dovuto al cambio varietale tra fine agosto e inizio settembre è stato brillantemente superato; ora occorre che l'offerta e la domanda si incrocino in maniera virtuosa, così da creare volumi e valore aggiunto". E' questo il commento di Massimiliano Del Core (in foto a lato), presidente della Commissione Italiana Uva da Tavola.

"Le coltivazioni sono in ottimo stato, con un prodotto di estrema qualità e che gode di tutte quelle caratteristiche organolettiche, come colore, sapore e gradi brix, particolarmente attese dal consumatore italiano ed estero. Produzioni eccezionali, grazie soprattutto al clima clemente dei mesi scorsi. Negli ultimi giorni, in Basilicata e Puglia si sono registrate precipitazioni anche di carattere intenso, che non hanno però assolutamente compromesso la qualità delle uve".

"Le varietà attualmente in raccolta e in lavorazione, oltre all'uva Italia e alla Red Globe, core business per molte aziende agricole pugliesi, lucane e siciliane, sono la Palieri, quest'ultima ormai nella sua fase finale, e le uve seedless, rispetto alle quali si contano diverse tipologie varietali".

"Le prossime settimane saranno decisive: è necessario che il tessuto produttivo sappia rispondere bene alle istanze della GDO e dei retailers. Questo potremo farlo grazie alla loro capacità e professionalità di interpretare bene le esigenze dei vari clienti, alla qualità delle produzioni e alle innovazioni che molte aziende hanno deciso di adottare negli ultimi anni".

"I prezzi attuali sono piatti, in linea con gli altri anni, se non leggermente inferiori in alcuni casi specifici e per determinate varietà. Situazioni, queste, che non vedono premiata la qualità dell'uva, la professionalità degli operatori e la loro dedizione. Ci aspetteremmo sicuramente quotazioni più vivaci, a fronte anche dei costi di produzione e confezionamento, più alti rispetto alle altre campagne, a causa sia dell'emergenza sanitaria sia delle rese lievemente inferiori registrate per alcune cultivar".