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Vendite rallentate ma migliori dello scorso anno

Uve destinate ai mercati esteri: parla un esportatore pugliese

"Siamo ufficialmente entrati nella fase fisiologica in cui il mercato delle uve tende a subire delle contrazioni, con vendite che si riducono e prezzi che tendono a flettere. Un andamento percepito non solo da coloro che riforniscono i mercati nazionali, ma anche per quanti operano su quelli esteri, proprio come noi". E' questo il commento di Claudio D'Alba della Plantis Group, società pugliese attiva nell'esportazione di prodotti ortofrutticoli.

Claudio D'Alba e Lenka Brostikova.

"Dopo un mese di agosto eccezionale dal punto di vista commerciale, con ordinativi raddoppiati rispetto allo scorso anno, dobbiamo registrare un rallentamento a partire già dai primi giorni di settembre. Le cause sono sempre le stesse: l'arrivo di temperature più fresche, l'apertura della scuola, la più alta attenzione al risparmio dopo le vacanze estive e la maggiore disponibilità di prodotto".

"Una tendenza che si protrae generalmente fino agli ultimi giorni di settembre, per poi vedere una graduale ripresa che prosegue a pieno ritmo fino a novembre inoltrato. Ciò che ci premia, quest'anno, è la maggiore qualità delle uve in quasi tutti gli areali italiani, con acini più grandi del solito e grado zuccherino superiore".

"Stiamo lavorando molto bene - dice Claudio D'Alba - con le catene della GDO estera, in particolar modo con Croazia, Repubblica Ceca, Lituania, Estonia, Norvegia, Finlandia e Svezia. Se dovessimo paragonare l'attuale momento commerciale con lo stesso periodo dello scorso anno, potremmo sicuramente dire che le esportazioni di uve, in ogni caso, sembrano andare meglio. Le varietà maggiormente richieste sono quelle apirene come Superior, Crimson e Thompson".

Contatti:
Claudio D'Alba
Plantis Group
Piazza Ebalia 7
74123 Taranto
Email: info@plantis.it
Web: www.plantis.it