Realizzare, nel Nord-Est dell'Italia, un polo logistico per i prodotti agroalimentari cinesi destinati al mercato europeo e sfruttare la piattaforma come Hub per esportare ortofrutta in Cina. "Questa è una grande opportunità che dobbiamo cogliere al volo, se vogliamo allargare gli orizzonti di un mercato ortofrutticolo destinato per l'86% all'Europa. Infrastrutture adeguate sono indispensabili per sviluppare l'internazionalizzazione". Così ha affermato Renzo Piraccini, intervenendo al Forum Europa-Cina svoltosi nella giornata centrale di Macfrut.
Nei primi sei mesi, le importazioni di ortofrutta italiana in Cina sono aumentate del +74%. Lo scorso anno l'incremento era stato del +20%, anche se va ricordato che l'Italia incide solo per l'1% dell'export nel grande Stato asiatico.
A supporto dell'idea lanciata da Piraccini ci sono i numeri presentati da Gianpaolo Bruno, direttore di Ice Agenzia Cina. "Il mercato della Cina è molto vasto e vario. Imponenti sono i numeri: lo scorso anno ha prodotto 195 milioni di tonnellate di frutta e 200 milioni di tonnellate di prodotti orticoli. In aumento è l'import, pari a 13 miliardi di dollari, con l'Italia in crescita del +20%, con 26 milioni di dollari nel 2019. Il nostro Paese è al 25mo posto, con ampi margini di crescita, come testimonia il dato dei primi sei mesi del 2020, con una impetuosa impennata del +74,7% (la crescita dell'import in Cina è stata del +9%)".
"La bilancia commerciale Italia-Cina volge ancora a favore dello stato asiatico: +105 milioni di dollari, tuttavia è evidente che stiamo recuperando posizioni. Ad oggi si possono esportare in Cina kiwi (96% del mercato complessivo), arance, limoni, nocciole e conserve. Stiamo lavorando per siglare nuovi protocolli, al fine di ampliare la gamma di prodotti".
Sul tema si è soffermata anche Ma Hongtao direttore generale ATPC (Agricultural Trade Promotion Center) l'ente di promozione del Ministero dell'Agricoltura. "C'è una lunga tradizione commerciale tra Cina e Italia. Abbiamo una nuova missione: rimettere in campo una nuova e moderna Via della Seta, che colleghi i due estremi Europa e Cina, e l'ortofrutta rappresenta un ottimo inizio per questo processo.
Nel 2019, la Cina ha esportato più di 1 milione di prodotti ortofrutticoli verso l'Unione Europea, il 24% delle esportazioni agricole totali, tra cui 136mila tonnellate verso l'Italia.
"Quattrocento anni fa Matteo Ricci, il celebre missionario italiano, arrivò in Cina innovando le tecniche di produzione e presentando nuovi prodotti. Oggi è sepolto a Pechino, è stato un pioniere che lasciato un seme che oggi fiorisce rigoglioso in questi nuovi rapporti tra Cina, Italia ed Europa nel segno dell'agricoltura".
Sull'importanza dei rapporti Italia-Cina è intervenuto Paolo De Castro, vicepresidente commissione agricoltura parlamento Europeo. "La commissione agricoltura sta lavorando per allargare i rapporti con la Cina e con tutto il Sud Est asiatico. Il rapporto con la Cina è importante anche sul piano della messa in linea delle norme sulla sicurezza alimentare, in modo che i nostri consumatori abbiamo gli stessi standard così come i nostri amici cinesi fanno con le produzioni europee. Maggior dialogo con la Cina significa maggiori opportunità per le aziende italiane".