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Justin Mudge – Berries ZA

Mirtilli sudafricani: importante passaggio dal trasporto aereo a quello marittimo in questa stagione

E' iniziata la raccolta di mirtilli, in Sudafrica, con una produzione stimata in 24.000 tonnellate, di cui 17.000 verranno probabilmente esportate.

Per avere un'idea dell'enorme crescita dell'industria dei mirtilli, basti pensare che lo scorso anno le esportazioni sudafricane avevano raggiunto le 12.282 tonnellate, rappresentando un capovolgimento tra i settori più consolidati dell'industria frutticola sudafricana, come sottolinea Justin Mudge, presidente della Berries ZA.

"Nella nuova stagione, l'industria ha già superato le 530 tonnellate. Qui nel Capo Occidentale l’inizio è stato più lento rispetto allo scorso anno", dice Mudge. “Con il Covid ora ci sono meno certezze, in termini di previsioni di crescita. Non fraintendetemi, siamo ancora molto ottimisti, ma queste sono solo proiezioni che potrebbero dover essere riviste dopo questa stagione".

A causa del Covid, infatti, le piantagioni pianificate per il 2020/21 potrebbero essere ritardate. Gli ultimi lamponi della stagione 2019/20 sono rimasti in sospeso, nelle prime settimane, quando gli aerei hanno smesso di volare.

"L'industria dei piccoli frutti è risultata molto intraprendente, organizzata e proattiva nella gestione delle nostre esportazioni, per poter soddisfare le aspettative dei nostri clienti dell'emisfero boreale".

Comunicare le diverse esigenze dell'industria del mirtillo
E' stato istituito un Joint Marketing Forum per avviare una piattaforma comunicativa di cooperazione tra gli stakeholder, compresa la creazione di un gruppo di lavoro per il settore logistico, al fine di comunicare le esigenze specifiche dell'industria dei mirtilli.

"I mirtilli non hanno la stessa shelf life degli agrumi o delle mele, probabilmente nemmeno quella dell'uva da tavola. L'urgenza e la reattività di cui abbiamo bisogno dalle autorità portuali è diversa rispetto ad altri frutti. Se perdi un trasporto via mare e sette giorni di shelf life di un piccolo frutto, è un grosso problema", spiega. “Per ogni prodotto i termini e i tempi di navigazione sono importanti, ovviamente. Si tratta solo di essere consapevoli che i piccoli frutti sono particolarmente sensibili".

Mudge si riferisce ai ritardi avvenuti nei porti l’anno scorso, in una settimana cruciale, quando hanno subito ritardi anche le esportazioni dei piccoli frutti; la conseguenza è stata che i mercati della settimana successiva hanno ricevuto il doppio dei volumi.

“La continuità sul mercato è sempre fondamentale. I ritardi minano la fiducia nella capacità del Sudafrica di fornire prodotti di qualità, e in tempo utile".

Importante passaggio al trasporto marittimo in questa stagione
"C'è molta incertezza sul trasporto aereo e su come spediremo il prodotto raccolto ma, al contempo, la nuova genetica, con frutti più consistenti e resistenti, potrebbe significare che maggiori volumi potrebbero essere trasportati via mare, quindi c'è un importante passaggio dal trasporto aereo a quello marittimo, in questa stagione. Fa parte dell'evoluzione dei piccoli frutti, cosa che li rende più convenienti sul mercato".

Perciò, in questa stagione, anche se le tariffe del trasporto aereo non fossero aumentate così tanto, si sarebbe verificato comunque un passaggio importante dal trasporto aereo a quello marittimo.

Esportazioni di mirtilli dell’ultimo anno nel trasporto marittimo; le esportazioni di merci aviotrasportate dall'inizio dell’anno alla settimana 34 sono state di 124 tonnellate (fonte: Berries ZA)

La differenza tra un viaggio aereo che porta i piccoli frutti su uno scaffale di un supermercato dell'emisfero boreale entro al massimo quattro giorni, e un viaggio in mare di 21 giorni richiede grandi modifiche nel confezionamento dei mirtilli per questa stagione. "Bisogna essere certi dell’efficacia dell’imballaggio".

Apertura del mercato cinese “tragicamente lenta”
"Nell'emisfero boreale, l'Africa meridionale è decisamente la migliore nel rifornire l'Europa e il Medio Oriente", afferma Mudge. "Ci sono alcuni volumi di piccoli frutti prodotti in Zimbabwe, e anche in Namibia e Zambia".

“Le esportazioni dal Sudafrica all'Estremo Oriente sono state finora molto limitate. I profitti arrivano dal Regno Unito e dall'Europa: questi mercati sono sufficienti per accogliere i nostri volumi, ma non di più ", afferma Mudge.

"Pertanto, dobbiamo assicurarci il maggior numero possibile di mercati, in modo da avere maggiori opzioni e distribuire i rischi".

Finora rimane poco, dopo le ripartizioni uguali del 46% fra il Regno Unito e l'UE, ma si prevede che le quote dei loro mercati tradizionali si ridurranno gradualmente, a favore di nuovi mercati.

I mirtilli sudafricani hanno accesso a Hong Kong, Malesia e Singapore, Paesi nei quali c'è un sempre maggiore interesse, ma non ancora in Cina. L'industria sudafricana presenterà presto domanda al governo per l'accesso alla Corea del Sud.

Per quanto riguarda la Cina, l'apertura del mercato è stata “tragicamente lenta” per qualsiasi frutto su cui si sia aperta una negoziazione, secondo Mudge, e l'elenco delle merci in attesa di accesso in Cina è stato spesso discusso all'interno dell'industria frutticola sudafricana. Attualmente ci sono le pere, in attesa di approvazione da parte dei cinesi, mentre gli avocado sono in lista subito dopo.

Si è recentemente convenuto che, se queste due negoziazioni rimarranno invariate, si possa ripensare alla terza produzione su cui avviare un nuovo accordo con la Cina, attraverso un protocollo ancora da definire. I mirtilli stanno rivendicando quel terzo posto, ma anche le drupacee (comprese le ciliegie). La Fruits South Africa presenterà una proposta più ampia sulla metodologia per determinare questa priorità nei negoziati.

L'organizzazione che rappresenta il settore dei piccoli frutti ha subito una trasformazione, negli ultimi mesi, liberandosi dell’ala protettiva di Hortgro e modificando il suo nome dalla più tradizionale organizzazione dei produttori di piccoli frutti sudafricani, a Berries ZA.

"Abbiamo le risorse economiche per sostenere il nostro potenziale di creazione di posti di lavoro e vorremmo che il messaggio arrivasse forte e chiaro ai decisori: facilitare l'accesso al mercato cinese per i piccoli frutti porterà allo sviluppo del settore agricolo sudafricano, e insieme alla creazione di posti di lavoro".

Per maggiori informazioni:
Elzette Schutte
Berries ZA
Tel: +27 82 411 0500
Email: elzette@berriesza.co.za
https://www.berriesza.co.za/

Data di pubblicazione: